martedì 3 maggio 2011

La sete insoddisfatta

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Non trova risposta

Dove sceglieresti di piantare un albero che vorresti crescesse forte, bello e carico di frutto? Tenendo poi anche conto che il paese in cui lo pianti è arido e brullo.

La risposta giusta è data dal Re Davide, nel terzo versetto del primo salmo: “vicino a ruscelli”. Secondo lui, l’uomo beato può essere paragonato a “un albero piantato vicino a ruscelli” (un’altra traduzione dice “presso a rivi d’acqua”). È ovvio che un agricoltore esperto, che ha scelto una piantina speciale, e desidera piantarla in un luogo adatto perché cresca bene, non potrebbe fare altro che cercare un posto con abbondanza di acqua. Quanto sarà poi bello e desiderabile un albero da frutto se la sua sagoma, vista da lontano, indicherà un luogo di riposo, di rinnovamento e di cibo dolce, accanto a una sorgente di acqua fresca!

E quanto è importante vedere un uomo, una donna, un giovane che, come l’uomo beato del primo salmo, può essere assomigliato a un albero rigoglioso e carico di frutto, che cresce e si sviluppa meravigliosamente in un ambiente in cui altri sono invece stanchi, tormentati da fame e sete. Fame e sete di amore, di comprensione e dell’aiuto di una persona che stia lì, proprio per indicare loro come possono passare “dalla morte alla vita”, e liberarsi così per sempre dal deserto arido della loro vita.

Ma l’albero bello e tanto utile, come ha fatto a trovare l’acqua e dove sono affondate le sue radici per raggiungere il nutrimento che serve a lui e a tanti altri? Figurativamente, le sue radici hanno trovato l’acqua dei ruscelli di acqua pulita.

Ma, nella realtà, l’uomo beato ha affondato le sue radici, perché siano abbondantemente e riccamente nutrite, dove? Esattamente dove questo stesso versetto salmo ha appena affermato: “nella legge dell’Eterno” (la Parola di Dio) che lui “medita giorno e notte”. Gesù, nel racconto biblico che descrive il suo incontro con la donna samaritana, ha offerto gratuitamente a quella donna “l’acqua della vita” (Vangelo di Giovanni, 4:14).

“Chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi l’acqua che io gli darò, diventerà in lui una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna.”

Gli uomini, le donne e i giovani che vivono nella nostra società, con la sua aridità, i suoi difetti e le sue ingiustizie, spesso cercano di dissetarsi nei luoghi che tutti gli altri frequentano: benessere, svago, famiglia, lavoro, consumismo, relazioni. Ma, come disse Gesù, anche se credono di essere appagati per un po’ di tempo, la loro sete riappare, poi, più insistente. Perciò corrono di nuovo alla ricerca di ciò che può togliere loro l’angoscia dell’insoddisfazione.

L’uomo “beato”, invece, sa dove trovare tutto ciò che può soddisfare l’anima, la mente, la coscienza, per sempre, e diventa simile a un albero carico di frutto, che rallegra e soddisfa non solo lui, ma anche tutti coloro con cui riesce a condividere il frutto che produce. Alcuni di questi, per la grazia di Dio, diventano poi, a loro volta, dei nuovi alberi piantati presso i ruscelli d’acqua. E così la catena si allunga, la comunità si fa più numerosa, la gioia e la pace raggiungono nuove famiglie e nuovi popoli.

Non ci perdiamo nella figura, per quanto bella, usato da Davide nel primo salmo, per descrivere l’uomo beato. La Parola di Dio è sempre non soltanto una lezione di virtù e dottrina, ma una sfida alla fede e alla sottomissione all’unico vero Dio.

Tu sei, forse, ancora una persona “normale”, che si affatica a seguire la propria strada in mezzo ad un deserto di vita insoddisfatta, di ostacoli, sofferenze, o paure che nessuno vede o comprende? Non sei solo, o sola, perché questa è la vita “normale”, quella di tutti. Tutti guardano la TV, sperando di gridare per qualche momento seguendo una partita, di sentirsi toccati emotivamente da un film, di arrabbiarsi insieme con altri ascoltando un talk show, ridere con altri alle stupidaggine di qualche comico. Ma, poi, la TV si spegne, si va a letto e si cerca di dormire per meglio affrontare il domani di cammino affaticante nel deserto.

Le idee e le opinioni degli altri uomini non ti soddisfaranno mai! La religione non ti toglierà mai la sete di qualche altra cosa, che ancora, probabilmente, non sei riuscito neanche a definire. Solo la conoscenza e la meditazione delle Sacre Scritture, il Libro di Dio, la Bibbia, potrà rispondere al desiderio insoddisfatto profondo del tuo cuore. Pensaci.
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