martedì 1 dicembre 2009

Il futuro di Darwin è in dubbio?

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Dopo 200 anni l’evoluzione s’invecchia

Spesso si cerca di dare l’impressione, nella cultura moderna, che le teorie di Darwin sull’evoluzione siano descrizioni scientifiche di fatti veramente accaduti e che chi non è pronto a dare questa importanza al padre della storia dell’evoluzione della terra, è volutamente ignorante e accecato da fondamentalismi religiosi insostenibili.

È interessante però che, proprio in quest’anno, in cui Darwin è stato festeggiato in tutto il mondo, si stia formando e fortificando un attacco frontale alle sue teorie e ai suoi sostenitori.

Fra queste novità vi è il libro appena uscito, dal titolo: CHARLES DARWIN OLTRE LE COLONNE D’ERCOLE, con il sottotitolo: Protagonisti, fatti, idee e strategie del dibattito sulle origini e sull’evoluzione. L’autore è Michael Georgiev, medico chirurgo del Centro di Malattie Vascolari dell’Università di Ferrara, appassionato dell’argomento, già da quando era studente alle scuole medie superiori nella sua città natale, Sofia, in Bulgaria.

Fra le cose che i professori delle scuole superiori e delle università più o meno consciamente cercano di tenere nascoste sono gli innumerevoli volumi scritti da uomini di scienza che rivelano crepe nelle teorie basilari della teoria dell’evoluzione. E non rivelano ai loro studenti il numero di scienziati che apertamente dichiarano la loro poca fiducia nella possibilità di provare scientificamente che l’evoluzione, come descritta da Darwin e altri suoi successori, sia possibile o probabile.

È profondamente illuminante e interessante, allora, lo schema del libro di Georgiev, che descrive le origini e lo sviluppo sia dell’evoluzionismo sia dell’opposizione all’evoluzionismo, gia diversi secoli prima della nascita di Gesù e fino ad ora.

In realtà, praticamente ogni argomento che Darwin e altri hanno proposto come prove dell’evoluzionismo è stato contrastato e respinto da altri scienziati altrettanto autorevoli. In genere, le scuole e le autorità non fanno conoscere questo lato della discussione sulle origini del mondo e dell’uomo.

La posizione della casta scientifica sull’evoluzione non è, allora, il risultato della scoperta di prove incontestabili, ma, piuttosto, della scelta filosofica di respingere la possibilità dell’esistenza di un Dio di cui si può conoscere sia il pensiero sia le opere attraverso la sua autorivelazione. E non basta dire che la scienza si occupa solo di cose che si possono provare per mezzo della scienza e che, per questo motivo, non si occupa di realtà spirituali invisibili e non dimostrabili scientificamente.

Perché la verità e molto diversa da quanto affermata. Infatti, la maggior parte delle basi teoriche dell’evoluzione non sono mai state dimostrate scientificamente e non lo possono essere. Si tratta di ipotesi e teorie, per non dire fantasie, essenziali per sostenere l’insieme dell’impalcatura della teoria dell’evoluzione.

Il libro di Georgiev, il cui testo è appoggiato da una moltitudine di note, con riferimenti a studi scientifici, è scritto, comunque, con uno stile semplice e accessibile a qualsiasi lettore con un’istruzione media.

Edito da Gribaudi, il libro è in vendita nelle librerie e vale la pena leggerlo.
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