martedì 15 dicembre 2009

LE DIFFERENZE FRA I CRISTIANI

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Gesù ha parlato delle differenze

Gesù non solo diceva che vi sarebbero state differenze fra i cristiani, ma che sarebbero apparsi anche falsi cristi, proprio per ingannare chi crede in Lui.

Anzi, le profezie di Gesù sono spaventoli e non predicono nulla di buono per il futuro del mondo.
Egli disse, come è ricordato nel Vangelo di Matteo: “Molti si scandalizzeranno e si tradiranno e si odieranno a vicenda. E molti falsi profeti sorgeranno e sedurranno molti” (Vangelo di Matteo, cap. 24:10,11). Che cosa ha a fare questa profezia con l’esortazione di Gesù ai credenti di amarsi ed essere uniti? Insomma, “che tutti siano uno”, come ha chiesto inpreghiera al Padre.

Poco più avanti nello stesso discorso citato sopra, Gesù disse: “Allora, se alcuno vi dice: «Il Cristo, eccolo qui, eccolo là», non lo credete; perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno gran segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti” (Matteo 24:23,24).

Dalle stesse parole di Gesù, c’è da aspettarsi non un progressivo sano movimento verso l’unità religiosa, ma, piuttosto, proprio il contrario: un tempo in cui falsi cristi e falsi profeti, nel nome della religione e perfino nel nome di Cristo stesso, cercheranno di ingannare e dividere i veri cristiani.

Anche l’apostolo Paolo era convinto di questa possibilità e scrisse di certi falsi profeti, nella sua lettera alla chiesa che era in Corinto: “Cotesti tali sono dei falsi apostoli, degli operai fraudolenti, che si travestono da apostoli di Cristo. E non c’è da meravigliarsene, perché anche Satana si traveste da angelo di luce. Non è dunque gran che se anche i suoi ministri si travestono da ministri di giustizia; la fine loro sarà secondo le loro opere” (Seconda Epistola ai Corinzi, cap. 11, vv. 13-15).

Alla luce di queste parole di Gesù e di Paolo, è importante capire che il tentativo di unire tutti quelli che si chiamano cristiani, piuttosto che essere un tentativo buono che dovremmo per forza approvare, potrà essere, in alcuni casi, proprio il contrario, un tentativo di ingannare i veri cristiani e portarli lontani dalla verità.

Come possiamo noi, che desideriamo seguire solo il Signore, e non i suoi surrogati o imitatori ingannevoli, proteggerci e evitare di cadere nell’errore?

La prima cosa che dobbiamo ricordare è che non tutti quelli che si chiamano cristiani lo sono davvero. Altrimenti, Gesù non avrebbe dovuto avvertirci di “falsi cristi”. Possono vestirsi da cristiani o da prelati, possono usare parole che suonano piuttosto bene, che invitano all’unità e alla fedeltà a Dio. Possono citare la Bibbia e, forse, proprio le parole di Gesù: “che tutti siano uno”, falsamente.

Gesù dice che questi falsi cristi e falsi profeti avranno perfino il potere di fare miracoli e prodigi, e useranno questi loro miracoli come prove, secondo loro, che sono venuti da Dio e che chiunque si chiama cristiano dovrebbe seguirli.

Infatti, Gesù ci avverte che i tempi diventeranno non più facili, ma più difficili, e che i veri cristiani, piuttosto che unirsi facilmente con chiunque si presenta loro nel nome di Cristo, dovranno usare un discernimento spirituale particolarmente acuto, per evitare di cascare nella trappola di chi professa falsamente di seguire Cristo.

Ne parleremo la prossima volta.

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