La verità che non c’è
Se la parola “verità” non è uno specchietto per le allodole,
da qualche parte ci dev’essere qualcosa di “vero”. Il fatto che tanti uomini abbiano cercato
affannosamente la “verità”, contraddicendosi a vicenda e arrivando alle più
assurde conclusioni, non è una prova che la verità, quella con la V
maiuscola, non esista!
Potremmo quasi dire che questa sia proprio una prova, fra altre,
che la verità esiste davvero. No, non è
la prova finale e assoluta, ma se non vuoi arrivare alla conclusione che tutti
gli uomini, mai vissuti fino a oggi, siano stati contagiati da una malattia che
travisava la realtà in cui vivevano, allora il mero fatto, nudo e crudo, che
credevano che la verità dovesse esistere e che fosse umanamente possibile
trovarla, è di immenso valore.
D’altra parte, è un fatto incontrovertibile e assolutamente vero che tu non
puoi provare logicamente che la verità NON esiste! Visto?
Ho così dimostrato che una verità assoluta (vedi la frase precedente)
esiste! Né tu né mille professori di
filosofia o di logica dimostrerete mai che la ricerca della verità sia una perdita
di tempo!
Infatti, malgrado tutta la pubblicità becera e arrogante che
i cosiddetti atei stanno producendo contro l’esistenza di Dio, si potrebbe fare
loro una domanda molto logica al riguardo:
perché mai migliaia di uomini spendono milioni di euro per proclamare
che Dio non esiste se… non esiste?
Non stanno sprecando il loro fiato e i loro soldi? Non farebbero meglio, se Dio non esiste
davvero, a lasciar perdere le loro campagne di pubblicità e lasciare Dio, dato che non esiste, almeno non esistere… in
pace?
Il fatto buffo è proprio questo: sanno perfettamente che non
possono provare che Dio non esiste. E
sapendo che non lo possono provare, sperano di convincere la gente, ignorante o
istruita che sia, con campagne e con la propaganda che proclama le loro
teorie come se fossero verità! Povero mondo, povera gente, e poveri atei,
che si danno tanto da fare per dimostrare ciò che non potranno mai dimostrare e
che nessun altro ha mai potuto dimostrare.
D’altra parte, cari intelligenti lettori miei, che male c’è ad
ammettere che crediamo che Dio esista?
OK, è vero, non crediamo a motivo delle inesistenti prove
degli autonominati supercervelli, ma per fede! Che scoperta!
Non è una confessione abbietta. Tutti i veri credenti lo hanno detto da
sempre, gli Apostoli Paolo, Giovanni, Pietro, e Gesù stesso lo hanno affermato:
ci avviciniamo a Dio solo per mezzo della fede.
Non a motivo di “prove” né a motivo di “antiprove”.
Non vi sembra che gli atei abbiano scoperto l’acqua calda e
che stiano bruciando le loro menti (si può quasi vedere il fumo, che,
ovviamente “non esiste”) nello sforzo di provare che Dio non esiste? Perché
non si consacrano a qualche impegno più intelligente e valido, dimostrando con
prove assolute, per esempio, che i poveri non esistono? (Dopo tutto, Gesù ha detto che esisteranno
sempre! E avrebbero una bella vittoria se potessero dimostrare che ha
sbagliato.) O perché non provare che l’amore non esiste? Dopo tutto,
nessuno l’ha visto. O, ciliegina sulla
torta, perché non provare che la stupidaggine non esiste? Almeno questo lo potrebbero dimostrare in
modo assoluto, come verità assoluta? Ovviamente, non potrebbe esistere come una
verità assoluta, perché la verità assoluta “non esiste”!
No, la realtà è questa: chi dice che Dio non esiste, e crede
(per fede!) di poterlo provare, è uno stolto.
Chi crede che Dio esiste, che lo possa provare o no, è, per
forza, un savio.
Chi sa, se la prossima volta, non lo potremmo dimostrare?
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