Si cercano un “dio” a loro misura
I filosofi hanno ragione: non è possibile dimostrare con la scienza la verità assoluta di molti fatti creduti generalmente. Per questo motivo è possibile o probabile che molte persone credano in buona fede a ciò che è falso.
Questo
fatto permette agli atei, agli agnostici e alla gente a cui piace dimostrare la
propria intelligenza, per mezzo delle cose che negano, prendere in giro, considerare
credulone o attaccare chi non è d’accordo con loro.
Ma, sarà
vero, sarà possibile che la prova scientifica sia l’unico modo per arrivare a
conoscere la verità? Esiste, per
esempio, un metodo scientifico per provare che esista l’amore? È vero che ci vorrebbe una prova scientifica
per tutto ciò che crediamo e su cui basiamo anche la nostra vita quotidiana, o
le nostre prospettive future? No, la
scienza è limitata e può descrivere soltanto le cose che si possono pesare,
misurare o vedere.
L’amore si
può pesare? Si può misurare con un metro
la stupidità? Si può vedere e descrivere
l’Iddio della Bibbia? Anche un bambino
conosce la risposta a queste domande.
Ci sono
delle realtà sentimentali che non si misurano con la scienza. Ci sono qualità umane che non si pesano con
la bilancia. Ci sono delle realtà spirituali che è impossibile valutare con una
calcolatrice.
Sono gli
scienziati, che
credono solo nella materia, quelli che vorrebbero negare l’esistenza di ciò che
non si adatta ai loro criteri. Ma non
possono assolutamente negare che non esista ciò che non fa parte dei loro campi
di studio.
Un “dio” di
pietra si può pesare. Un “dio” di
fantasia di può dipingere.
Ma se
esiste un Dio che ha creato l’universo, come si farà a decidere quanti metri è
alto, lungo o profondo? Dove comincia e
dove finisce? Sia come misura nello spazio, sia come misura nel tempo?
Infatti,
nessuno con una mente sana può rispondere a queste domande! Se esiste, come la
Bibbia afferma, un Dio che ha creato i mondi e perfino la materia, come lo si
potrebbe limitare con una definizione materiale? Se esiste un Dio che è fuori
del tempo, come lo si potrebbe descrivere dicendo che ha tanti, o pochi, anni?
L’Iddio
della Bibbia è un Dio così diverso da noi, in ogni aspetto, che ci sarebbe un
solo modo per conoscerlo. Egli dovrebbe
rivelarsi a noi nei termini e modi che si adattano alla sua natura, usando,
allo stesso tempo, parole e concetti che a noi siano comprensibili. Ed è esattamente questo che la Bibbia
afferma.
Nella
lettera nel Nuovo Testamento, scritta agli Ebrei, l’autore spiega questo fatto
meraviglioso in maniera semplice e convincente:
“Dio, dopo aver parlato
anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per mezzo dei profeti, in
questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha
costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato i mondi. Egli, che è splendore della sua gloria e
impronta della sua essenza, e che sostiene tutte le cose con la parola della
sua potenza, dopo aver fatto la purificazione dei peccati, si è seduto alla
destra della Maestà nei luoghi altissimi” (Lettera agli Ebrei 1:1-3).
L’Iddio
dell’universo non ha avuto nessun problema a rivelare alcuni suoi pensieri a
degli uomini, che ha scelti, usando parole nella loro propria lingua. E, poi, si è rivelato più perfettamente con
una forma umana, che gli uomini hanno potuto conoscere, osservare e ascoltare.
Quanto sono limitati e
ridicoli gli uomini che rifiutano di credere in Dio solo perché non si fa
pesare o misurare da loro!
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