martedì 15 maggio 2012

Il matrimonio, che galera!


Una parola a chi vorrebbe evadere

“Il matrimonio, che galera!” Credeteci o no, si tratta delle parole di una giovane sposa.

Quasi piangeva. “Non sapevo quanto stavo bene prima di sposarmi. Certo, lavoravo fuori casa, ma, tanto, lo faccio ancora. Ma, allora, almeno, quando tornavo a casa, potevo poi uscire con gli amici, o con la mia amica del cuore. Se ci andava, una pizza. Poi si tornava a casa tardi, e nessuno obbiettava!”

“Ora, torno dal lavoro, ma devo fare la spesa per strada; se no, niente cena. Poi, devo preparare il cibo, la tavola, me stessa, per non sembrare stressata. Poi, hai indovinato, fare i piatti, sistemare la cucina. Mettere non uno,ma due bucati nella lavatrice. Cascare nel letto come una mela marcia. E poi… mi capisci!”

“Certo, Gianni è caruccio e mi vuole un sacco bene. Ma non sa muovere un dito in casa. Torna a casa stanco anche lui. Si butta nella sua poltrona preferita e legge il giornale, se l’ha comprato, la Gazzetta dello Sport, o accende la TV. È bravo, non fa tante storie se sono in ritardo. Poi, mi dice sempre che la cena era buona. E arrivederci! Fuori per incontrare un amico, o per una riunione in chiesa, o… niente. C’è una partita!

“Beh, non mi piace, ma che faccio? Siamo credenti, ci siamo conosciuti e voluti bene per tanti anni, e, poi, lo so, lo sapevo, che i lavori di casa toccano a me.

“Sai, ho un’amica che è sposata da un anno. Anche lei ha scoperto, come me, che il matrimonio non è come lo sognavamo. La differenza è che lei sta divorziando. Che peccato! Non è neanche giusto!”

E rispondo io: “No, non è neanche giusto, ma succede spesso. Nessuno sposa un angelo perfetto. E non si sposano neanche due angeli perfetti.”

Se bisogna descrivere due che si sposano, sarebbe più sicuro dire che si sposano due peccatori, due egoisti che si credono idealisti, che non dire che si sono sposati due santi. La santità, se c’è, viene fuori molto lentamente e proprio in mezzo alle difficoltà. L’egoismo è sempre pronto a far capolino, dal primo giorno del matrimonio, se non si fa un’attenzione supereroica.

C’è speranza? Sì? Speriamo di sì? La risposta è “SÌ” se c’è un anziano nella tua chiesa che è preparato, sia sulla Bibbia, sia per la sua esperienza vissuta, e capace di farvi un corso pratico e spirituale di preparazione al matrimonio. In un periodo di uno o due mesi, con da quattro ad otto incontri, può spiegare molte delle trappole che anche i santi trovano nei primi mesi del matrimonio.

L’anziano che vuole aiutare una coppia troverà un aiuto valido nel corso biblico: “Matrimonio: progetto divino” e nel libro: “Liberami,Signore, dal divorzio nascosto”, disponibili sul sito www.istitutobiblicobereano.org. Se non esiste l’anziano disponibile, gli sposi potrebbero ordinare questi due aiuti e leggerli insieme. Sarebbero un aiuto.

La galera non fa parte del piano di Dio per il tuo matrimonio.
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