Ma non è quello che pensi
La Sacra Bibbia è un libro straordinario, anche senza fare riferimento alla questione della sua ispirazione divina. Essa adopera parole forti e si esprime con tutta la saggezza e l’arte di un grande autore.
Tu aspetteresti, per esempio, di trovare nella Bibbia la frase: “C’è un tempo per uccidere…”? Ovviamente esistono dei nemici della Bibbia che cercano di trovare in essa tutti i difetti possibili e impossibili. Quando pensano di riuscirci, la accusano anche di follia e asseriscono con strafottenza che il Dio che descrive è un tiranno sanguinario e crudele. Ma la realtà è che la frase citata è sostenuta dalla scienza moderna e dal buon senso.
Non esiste alcun motivo per saltare alla conclusione assurda che, quando la Bibbia afferma che c’è un tempo per “uccidere”, stia parlando dell’omicidio, della guerra o di una vendetta personale.
Come descriveresti tu i metodi scientifici studiati e applicati oggi per combattere il tumore? I medici lo attaccano con la chemioterapia, con le radiazioni o con il bisturi, e se tu domandassi loro cosa cercano di fare, risponderebbero: “Stiamo eliminando, distruggendo, cioè, uccidendo, il cancro”.
Ci sono migliaia di microbi, di malattie, di piante velenose, di insetti e di animali che normalmente vanno “uccisi” proprio per il bene tuo e quello della società. Il “tempo per uccidere” esiste davvero.
La Bibbia dice, per esempio, che il peccato, cioè il male, fa del male non solo a te, ma anche alle persone che ti sono vicine, e alla stessa umanità. È un nemico che deve essere messo a morte. La crudeltà, l’odio, la malvagità, l’egoismo sono così potenti e così pericolosi che il mondo non potrà stare bene finche non saranno “uccisi”, cioè eliminati.
L’Ecclesiaste ha scritto, per esempio, che “Per tutto c’è il suo tempo, c’è il suo momento per ogni cosa sotto il sole… un tempo per uccidere e un tempo per guarire…” (Libro dell’Ecclesiaste 3:1,3).
Nella tua vita, il peccato, e la tentazione a peccare, sono pericoli che tu non puoi controllare, e sono mortiferi. L’apostolo Paolo ha scritto in una sua lettera: “Il salario del peccato è la morte” (Lettera ai Romani, 6:23). In altre parole, ogni persona che pecca è di conseguenza condannata a morte. Questa rivelazione biblica sorprende molta gente, che non vorrebbe crederci. Ma è un’affermazione innegabile.
L’Ecclesiaste aveva detto che c’è anche “un tempo per guarire”. Difatti, Dio non è per nulla un crudele tiranno che gode nel fare del male alle sue creature. Egli le vuole guarire dal male che le condanna, offrendo loro in dono, senza alcun merito da parte loro, la guarigione.
Dio ha sovranamente stabilito il tempo per “uccidere”, o distruggere, il peccato e la morte, attraverso la vittoria di Gesù Cristo, che ha accettato di buon grado di morire per poter dimostrare con la sua risurrezione che la morte non è un nemico invincibile. Anzi, ha dimostrato di avere il potere di distruggerla.
Quel “tempo per uccidere” contiene il segreto del “tempo per guarire”, affinché tu possa guarire dal tuo peccato e dalla sua inevitabile conseguenza: la morte.
Gesù stesso ha detto: “In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a Colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita” (Vangelo di Giovanni 5:24). La salvezza dalla morte è una certezza per ognuno che crede in Gesù come Figlio di Dio e Salvatore.
E se tu sei già credente, la Bibbia dice che è tuo compito vivere una vita in cui il peccato è identificato, odiato, evitato e vinto. Per compiere questo, Dio ti ha dato la sua Parola da leggere e meditare, il suo Spirito per convincerti di peccato e per guidarti al pentimento e Gesù stesso per guarirti, perdonarti e confortarti con il suo amore.
Tu puoi felicemente “uccidere”, contrastare e vincere il peccato giorno per giorno.
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