mercoledì 21 settembre 2011

Hai creato delle belle piante


Ora non le vorresti sradicare

Vedi del progresso nella tua vita? O hai paura di riuscire solo a stare fermo, quando addirittura non vai indietro?

Vorremmo tutti andare avanti, realizzare delle cose nuove e utili, che ci ricompensino della nostra fatica.

Ti voglio ricordare le parole che ho citate la settimana scorsa e poi raccontarti una cosa che mi è successa anni fa.

“Per tutto c’è il suo tempo, c’è il momento per ogni cosa sotto il sole… un tempo per piantare e un tempo per sradicare ciò che è piantato” (Libro dell’Ecclesiaste 5:1,2b).  Sradicare?  Perché si vorrebbe sradicare ciò che si è piantato?

Molte volte, attraversando in macchina le grandi pianure degli Stati Uniti, ho notato dei campi immensi in cui erano sparse dappertutto delle piante che avevano portato il loro frutto e che erano state sradicate per permettere una nuova seminagione.  Purtroppo, anche una pianta che ha portato un grande raccolto dev’essere sradicata e bruciata per preparare il terreno per ripetere con nuove piante il miracolo della produzione di grandi quantità di cibi per sfamare molta gente.  Non sradicare significherebbe non produrre nulla di più, rinunziare alla potenzialità di quei terreni di immenso valore.

Così, nella vita umana, a volte non è possibile fare alcun progresso se non si accetta anche lo sradicamento, con tutte le paure e il dolore che questo comporta.

Molti anni fa, una giovane donna simpatica e brava lavoratrice ha accettato da me l’offerta del suo primo impiego, un lavoro semplice e vario nel nostro ufficio.  Ha lavorato per qualche anno, con piacere e sua e nostra soddisfazione.

Ma aveva studiato per essere maestra di asilo e amava lavorare fra i bambini.   Allo stesso tempo, era piuttosto timida e non riusciva a decidere se licenziarsi o no dal lavoro che le avevo offerto.  Così, un giorno, ho deciso di dirle di non venire più ad aiutarci perché non avevamo più bisogno di lei.  Per noi è stato un doloroso “sradicamento”.  Però, lei ha fatto domanda per un posto in asilo, è stata assunta ed ha lavorato con grande impegno e ottimi risultati per molti anni.  Non solo ha insegnato bene le materie prescritte dal programma, ma, con entusiasmo, racconti e illustrazioni, ha insegnato molti racconti biblici (apprezzati dalla maestra di religione), ha dato molti buoni consigli di comportamento (apprezzati dai genitori), ed è stata amata da tutti.

Nei vari campi della tua vita (lavoro, abitudini, amicizie, comportamento), ci sono delle piante, forse nocive, o forse anche utili per un certo tempo, che però tu avresti dovuto già sradicare da tempo, per preparare il tuo terreno per una fioritura e produzione di frutti che fanno parte delle tue potenzialità e dei doni che Dio ti ha dati?   

Certo, non si fanno progressi se prima non ci sia stato anche uno sradicamento, probabilmente doloroso, incompreso da alcuni, e fortemente impegnativo.   

Non permettere che atteggiamenti, affetti o ferite, vittorie o sconfitte del passato, ingombrino tanto il terreno della tua vita da impedirti di progredire, sviluppare e sfruttare i doni e le potenzialità che, fin qua, per amore di quieto vivere, per pigrizia o per paura, hai trascurati.

Secondo il perfetto piano di Dio, esiste un tempo per piantare e un tempo per sradicare ciò che hai piantato.  Per te, quel tempo è adesso?
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