martedì 16 agosto 2011

Il personaggio innominato


Ecco spiegata la tua fine!

Tutti cercano la certezza e la garanzia, che non stanno sbagliando. Che stanno prendendo la decisione giusta. Che domani non saranno ingannati o perdenti per ciò che hanno deciso oggi!

Sia che si tratti del lavoro, della spesa, dell’acquisto di qualcosa di importante, del matrimonio, neanche tu vuoi sbagliare!  E se ti trovi ora in qualche difficoltà, non vuoi proprio sbagliare nel cercare una soluzione.

Ma, lo sai quante persone non hanno alcuna certezza su un’altra realtà, sulla questione più importante della vita: su cosa succede dopo la morte, o cosa succederà a loro dopo la morte? Milioni non lo sanno.  Non ti sembra pazzesco cercare tanto di spendere bene cento euro e trascurare la cosa più importante in assoluto della vita: il futuro dopo la morte?

Davide, il poeta autore, nell’ultimo versetto del salmo, usa una parola importante che non aveva usata prima: “SIGNORE”. Dice che il Signore conosce dove va il mondo e dove va ognuno di noi.

Il re Davide conosceva bene il Signore.  Un altro salmo che ha scritto, il Salmo 23, comincia con parole che rivelano il segreto del suo cuore: “il SIGNORE è il mio pastore”.  Il SIGNORE è l’assoluta autorità divina, il Dio Creatore dell’universo e di ogni essere umano.  Ma è il pastore solo di coloro che lo invitano a diventarlo personalmente proprio per loro.

Finalmente, nelle ultime righe del Salmo 1, che meditiamo da settimane, Davide rivela la Persona che, anche se innominata, era sempre presente, dal primo versetto, in cui ha descritto l’uomo “beato”, al terzo versetto, in cui ha parlato dell’albero maestoso, piantato e curato da un personaggio innominato,  che portava frutto per il bene di tutta l’umanità, fino al quinto versetto in cui ha scritto del giudizio che il Signore avrebbe esercitato.   Tutto il Salmo è, in realtà, un inno alla presenza, alla potenza, alla saggezza e all’amore del SIGNORE.

Purtroppo, la maggioranza dell’umanità ha abbandonata la presenza, e respinto la guida, del SIGNORE. E, come pecore smarrite, gli uomini corrono da una promessa falsa ad un’altra, e sono torturate dall’incertezza del loro futuro.

Ma, il SIGNORE “conosce” la fine della loro vita, il destino di ogni persona.  Conosce il tuo futuro, sia sulla terra sia nell’eternità.  Quale certezza, quale pace Egli può offrirti se tu sei confuso, stanco e desideroso di conoscerlo.

Senza il SIGNORE, tu sei fra quelli uomini “perduti” dei quali il re Davide svelerà, ancora in questo salmo, la fine certa, sicura, perché garantita dal SIGNORE.  Una fine terribile.

Conoscere il SIGNORE, e riconoscerlo come il tuo SIGNORE, cambierà la tua vita interamente e cambierà anche il tuo destino finale.  E’ chiaro che, davanti ad uno che è veramente il SIGNORE, ti devi umiliare, devi confessare la tua vita segnata da strade sbagliate e da pericolose sbandate, devi chiedere il suo perdono e dire che vuoi solo l’unico vero Dio, che ti ha creato e che ha mandato il suo Figlio per diventare il tuo Salvatore, ora e per sempre come il tuo Signore.  In questo ultimo versetto del primo Salmo, vedrai quale differenza questa scelta farà per te.  Ne parleremo ancora.
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