mercoledì 6 luglio 2011

Tre impegni essenziali

La prosperità è garantita

Potresti dire sinceramente che la tua vita è un esempio di prosperità, di buoni frutti continui?  Spero proprio di sì!

Se hai cominciato a leggere il mio post l’11 gennaio di quest’anno ti sarai reso conto che, da quella data, sto condividendo con molti una mia riflessione molto personale sul Salmo 1, che fa parte della Bibbia e che è stato scritto dal re Davide.

È una poesia incredibilmente ricca di saggezza, di avvertimenti e di descrizioni della vita di una persona che veramente desidera conoscere Dio e la sua volontà.  (Se non l’hai ancora letto dal principio, puoi cliccare quì e trovare tutte le riflessioni fatte negli ultimi sei mesi su questo argomento).

Il salmo è composto di soli sei versetti e la settimana scorsa abbiamo ragionato sull’ultima frase del versetto 3.   Abbiamo finito la metà del salmo e dalla settimana prossima l’argomento cambierà.

Perciò, vorrei fare un rapidissimo, semplicissimo, riassunto dei primi tre versetti.

Il versetto 1 descrive colui che vuole conoscere Dio,e lo definisce come un uomo “beato”, felice, soddisfatto, ammirato e invidiato da altri.

È una persona che ha preso tre decisioni molto intelligenti.  Mi pare che solo una persona illuminata da Dio e guidato da Lui potrebbe prenderle.

Primo, è una persona che ha compreso esattamente cosa è il “peccato”.  Oggi, molti sono caduti nella trappola della teoria che il peccato non esiste o che ognuno definisce la parola come crede.  Questa è un’opinione insostenibile.   Tutti sanno che non tutto ciò che gli esseri umani fanno è buono. Esiste anche il male.  Perciò tutti sanno che esiste il peccato. L’uomo “beato” ha fatto una scelta che intende difendere con la vita: non frequentare la strada del male.

Secondo, l’uomo “beato” ha capito un’altra cosa che lo fa molto soffrire: per natura e per abitudine, è attratto dal male!  Mentire, approfittarsi degli altri, vantarsi, e mille altre azioni negative, in certe situazioni, gli sono, purtroppo, naturali.  Più frequenta certe persone, certi luoghi, più legge certi libri o guarda certe scene e più desidera imitarli.  L’uomo “beato” ha fatto una promessa a se stesso: eviterà situazioni, persone, attività che lo spingono a peccare.  In altre parole, non si fermerà a fare compagnia con chi pratica e si vanta del peccato.

Terzo, l’uomo “beato” ha capito una terza cosa.  Il primo peccato tira il secondo e presto sarà facile giustificare il peccato e accomodarsi in una vita peccaminosa, se non ci si ferma subito per ammettere e confessare il peccato commesso e ritrovare la comunione con Dio.  Perciò, egli fermamente decide di non sedersi mai nella compagnia dei peccatori, accettando una tale posizione come normale.

Solo quest’uomo, che odia, evita e confessa il peccato, può trovare la sua gioia più profonda nella meditazione della Parola di Dio e nell’ubbidienza umile e immediata a quello che essa dice.

Questo è l’uomo che Dio benedirà facendolo assomigliare a un albero fruttifero e splendido. Nell’ubbidire e compiere la volontà di Dio giorno per giorno, egli sperimenterà che, vivendo nell’armonia con Dio, la sua vita sarà piena di luce e di benedizione. Questa è la maggiore benedizione che Dio può concedergli.  La sua “prosperità” non sarà fatta della ricchezza e del lusso promessi da alcuni predicatori ingannatori, ma sarà una vita spiritualmente ricca, possibile anche alle persone povere e sconosciute in questo mondo. Una prosperità che troppo pochi credenti realizzano.

Così finisce la prima metà del primo salmo. Nella seconda, Davide comincia la descrizione spaventevole del destino di chi non desidera e non cerca la comunione con Dio.  Mediteremo anche quella.

Se Dio desidera rendere prosperosa la tua vita e ti dice come intende farlo, tu, come rispondi?
.

Nessun commento:

Posta un commento