martedì 29 marzo 2011

La “legge” di chi?

Domande e risposte

Hai accettato la mia sfida? Hai provato a usare la tua nuova Lamborghini rossa fiammante? L’hai trovata emozionante? Ne sono senz’altro sicuro.

Quale terribile spreco dei tesori più importanti che possiedi è lasciare il tuo cervello permanentemente in folle, se non addirittura spento. L’uso più importante che puoi fare di tuo cervello si chiama “meditazione”, cioè pensare a lungo, ma con una tecnica particolare, su una parola, una frase o una verità. Era questo il segreto dell’uomo descritto, lodato e considerato profondamente felice, nel primo salmo.

Egli aveva scelto, per le sue meditazioni, il libro più importante che ci sia. Non c’è libro di religione, di filosofia, di spiritualità esistente oggi che possa essergli paragonato neanche per scherzo. Si tratta del libro più importante, e anche il più letto, che sia mai esistito.

È un grande peccato che molti abbiano cominciato a leggerlo e, poi, si siano fermati senza tornarci mai più su. Troppo difficile, dicono. Troppo noioso. Troppo vecchio. Sono d’accordo: non è un libro semplice come i soliti fumetti e neanche come i romanzi famosi.

Però, ho conosciuto più di una persona quasi analfabeta che lo leggeva tutti i giorni, con fame, con un profondo desiderio di conoscerlo e di goderlo, come l’uomo “beato” del primo salmo. E sono diventati uomini e donne “beati” pure loro!

Il re Davide scrive che l’uomo “beato” meditava giorno e notte “la legge dell’Eterno”, che è un altro modo per dire “la Parola di Dio”, cioè la Sacra Bibbia. Essa è il pozzo inesauribile di verità dissetante che rende l’uomo che la medita felice e appagato, pieno di saggezza, di pace ed’amore.

Forse il più grande crimine delle chiese cristiane è che non hanno insegnato che non basta leggerla per scoprire i suoi tesori che trasformano la vita di chi, invece, la medita.

E il più grande e madornale errore dei “cristiani”, di tutte le chiese, è che si sono sforzati,al massimo, a leggerne un pezzo ogni giorno per mettersi la coscienza a posto.

È scontato che la Bibbia è difficile a capire per l’uomo o la donna qualunque del XXI secolo, non più abituato a leggere molto, e tanto meno a meditare. È un libro di altri tempi, di altre culture, e, soprattutto, che, come contenuto e sottofondo, tratta di cose a cui l’uomo pensa poco e spesso con fastidio.

Solo Dio stesso può piantare nel cuore umano non tanto la curiosità, ma innanzi tutto il bisogno di ricercare e scoprire veramente le cose fondamentali e importanti trattate nella “legge dell’Eterno”: l’origine non solo materiale, ma anche spirituale dell’uomo, lo scopo per cui esiste, il futuro che lo aspetta, le caratteristiche dell’Essere che lo ha pensato e realizzato, il modo in cui vivere secondo le sue leggi universali, sia materiali e psicologiche, sia, e soprattutto, spirituali.

È proprio questo lo stimolo e lo scopo del primo salmo, che stiamo da tempo studiando.
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