martedì 1 marzo 2011

Guardarsi l’ombelico

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Acquistare una vita più completa

Milioni di persone praticano la meditazione orientale, che è una parte essenziale delle religioni dell’est. E, per qualche motivo illogico, molti occidentali hanno adottato questa pratica, nella speranza di raggiungere un controllo migliore della loro vita, dei loro sentimenti, delle emozioni e del futuro.

Il procedimento è più o meno questo: si riceve da un maestro una parola o una breve frase, chiamata mantra, da meditare. Poi, ci si mette in una posizione particolare col corpo e si procede alla “meditazione”. Stranamente, però, la “meditazione” non ha lo scopo di aiutare a comprendere di più il significato della parola o frase, come penseremmo noi. Lo scopo della ripetizione numerose volte del mantra è quello di passare da uno stato di coscienza ad uno stato mentale alterato, in cui si raggiunge un contatto o con la coscienza universale, il che è, in realtà, uno stato di incoscienza, o addirittura con esseri spirituali che servono da “guida” verso un progresso spirituale personale.

La posizione più adatta in cui uno si mette per “meditare” è sembrata ad alcuni quella che permette di guardare il proprio ombelico, e meditare su quello. Perciò questo tipo di “meditazione” ha preso il nome di “guardarsi l’ombelico”.

Ovviamente, meditare su una parola o frase che non capisci e poi passare in uno stato alterato di coscienza non è affatto ciò che noi occidentali chiamiamo meditazione.

Infatti, meditare non ha senso se non puoi meditare su una parola o frase che puoi capire. Perciò, meditare secondo la Bibbia (e anche secondo il vocabolario), è passare del tempo per considerare il senso e le implicazioni di un testo, che può essere fatto di poche o molte parole. Spesso, con la meditazione, l’osservare la parola o testo da più punti di vista, arricchisce e approfondisce il significato fino al punto che cominci a comprendere ciò che non avevi mai considerato prima.

Nel caso della meditazione biblica, il testo è quella ricca rivelazione di sé che Dio ha dato agli uomini; perciò, la meditazione è essenziale. Altrimenti non comprenderai altro che una piccola parte di ciò che Dio ti ha voluto dire.

Altro che passare delle ore a “meditare” il nulla. L’uomo “beato”, descritto dal re Davide, meditava la Parola di Dio, cioè la legge di Dio, e imparava sempre di più. Come potrai fare anche tu.
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