mercoledì 23 febbraio 2011

Gioia? Come trovarla?

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O tristi, delusi, falliti

La gioia o il “diletto” sono una costante nella tua vita? Ogni giorno vivi con una gioia profonda?

Il “diletto” dell’uomo di cui scrive il re Davide nel primo salmo era continua, durava “giorno e notte”. La sua gioia non dipendeva dalle sue circostanze, positive o negative. Non dipendeva da suoi amici. Non dipendeva dal successo. Non dipendeva da soldi, divertimenti, né da… (scrivi qui la cosa che pensi potrebbe dare a te la “gioia” che desideri).

Diciamolo francamente: molta gente non conosce una vera gioia. La gente intorno a te soffre, forse, per sconfitte e dispiaceri. Soffre per speranze mai raggiunte, per ferite ricevute da persone che l’hanno tradita, offesa, criticata, abbandonata.

Sembra un po’ la storia tua? Spero proprio di no, ma potrebbe essere la tua storia almeno in parte.

Forse, molte persone hanno un altro problema, non meno importante. Direbbero che la loro vita è una noia totale. Sempre le stesse persone, sempre le giornate vissute nello stesso modo, sempre la stanchezza o lo stress o il vuoto. Gli studi o il lavoro. Colleghi, capi, famiglia. Una noia infinita. Una prigione invisibile. Un buco nero che divora tutto e non cambia mai.

La cosa che, in fondo, rendeva l’uomo di cui Davide ha scritto, nel primo salmo, veramente “beato” era la felicità, la gioia che godeva giorno e notte. Non bastano i soldi per comprare questo tesoro, ma è nelle possibilità di tutti, poveri e ricchi, molto o poco istruiti, in ogni parte della terra.

Davide diceva che questo tesoro è per l’uomo che “medita” la Parola di Dio costantemente. Questa è una promessa che può cambiare la tua vitae fare di te una persona nuova e diversa dalle altre. E non è affatto impossibile, come qualcuno pensa.

Ne parliamo la prossima volta.
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