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Il diritto di stare bene
Ti meravigli che i problemi che stai affrontando durino da tanto tempo?
Ti inquieti perché non ti pare che te li sei meritati?
Soffri perché ti sembra che i tuoi amici non ne abbiano tanti e che i loro problemi non siano grossi come i tuoi?
Quanti mi cercano per ricevere aiuto per i loro problemi! Problemi di salute, famiglia, lavoro. Problemi interiori, problemi di relazioni con altre persone, problemi di incertezza davanti a decisioni difficili.
Chi crede che la vita “normale” sia quella senza problemi sbaglia di grosso e si garantisce che starà sempre male per qualcosa. Chi spera e prega che certi problemi possano risolversi e sparire per sempre non ha compreso cosa sia la vita.
La vita è, volere o no, una serie di problemi che non finisce mai! Tu sei destinato ad avere problemi, sofferenze, opposizione, incomprensioni, ingiustizie, paure, stanchezza, ferite in qualche momento della tua vita. Non tutti in una volta, menomale!, ma certamente più di quanto non ti senti capace da affrontare.
Perché? Alcune persone attribuiscono i loro problemi a Dio, altre alla cattiva fortuna, al governo, all’ambiente, ai colleghi, ai capi, ai genitori, ai parenti, ai ricchi, agli immigrati.
Non importa chi o cosa si consideri colpevole: basta che ci si convinca, e che tu ti convinca, che i tuoi mali non sono colpa tua.
Dovunque andrai, chiunque frequenterai, prima o poi ascolterai i loro lamenti, le loro critiche e le loro accuse. Forse ti stuferai perché non avrai tu il tempo di raccontare i tuoi.
Gesù disse ai suoi discepoli, proprio prima di lasciarli: “Nel mondo avrete tribolazione”, ma immediatamente aggiunse: “ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo” (Giovanni 16:33).
Gesù non vinse le tribolazioni allontanandole né superò le difficoltà eliminandole, come noi vorremmo che facesse per noi.
Gesù sapeva che le afflizioni, quando sono accettate come dal Signore, portano delle conseguenze positive; non senza dolore, ma attraverso il dolore.
L’apostolo Paolo serviva il Signore, ma non era senza difficoltà. Egli disse: “So soltanto che lo Spirito Santo in ogni città mi attesta che mi attendono catene e tribolazioni” (Atti 20:23).
E Paolo citava e lodava le esperienze dei credenti nella Macedonia con queste parole: “perché nelle molte tribolazioni con cui sono state provati, la loro gioia incontenibile e la loro estrema povertà hanno sovrabbondato nelle ricchezze della loro generosità” (2 Corinzi 8:2).
Le tue sofferenze, tribolazioni e dispiaceri non esistono per distruggere la tua fede né per allontanarti dal Signore. Piuttosto, ti avvicineranno al Signore e ti insegneranno alcune delle verità più belle che tu potrai mai conoscere. Però, ciò succederà soltanto se imparerai cosa aspettare dalle tue tribolazioni. Ne parlerò nel prossimo post.
martedì 26 gennaio 2010
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Guglielmo il tuo scritto ha un grande valore spirituale ed è di grande incoraggiamneto aspetterò il prossimo post
RispondiEliminaun abbraccio fraterno
silvano c.