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Una metà dei genitori inglesi ammette, secondo un'indagine, di dire almeno una bugia al giorno ai figli. Chissà se gli italiani ne dicono di più o di meno ai loro figli?
Francamente, la cosa è preoccupante. Non perché sono inglesi, ma perché la verità è importante.
Il mondo non può esistere senza la verità.
Perfino le persone che dicono le bugie agli altri vorrebbero che gli altri dicessero la verità a loro. Altrimenti, la società umana si blocca. Se non si può credere a nessuno, bisogna pensare di essere tanto intelligenti da potere indovinare quale sia la verità che gli altri ci nascondono quando ci mentono. Un impresa pazzesca!
Purtroppo, tantissima gente è già cascata in questa trappola. Chi vuol farsi una fama da filosofo dice: “Nessuno possiede la verità”. Che si crede scienziato afferma: “La verità assoluta non esiste”. E i guru spirituali sfornano le loro pazzie: “Ognuno ha il diritto alla sua verità”.
Ma come si può ragionare con uno che ti dice: “Quella è la tua verità, non la mia! Io non accetto la tua verità”. Ma dillo all'oncologo che ti dice che hai il cancro al cervello e che ti devi operare immediatamente.
Dillo al vigile, quando ti fa la contravvenzione perché sei passato col rosso: “Quella è la sua verità”.
Se non riesci a imbrogliare il vigile, credi che riuscirai ad imbrogliare Dio?
Potrai, forse, convincerlo dicendo: “Per me, quello non era veramente un omicidio (o non era adulterio, non era un furto, non era un tradimento del mio migliore amico). Dio, quella è la tua verità. La mia è diversa”.
Non capisco perché la gente che si crede intelligente se la gode tanto quando dice che, per ciò che riguarda la religione, l'esistenza di Dio, o la colpa del peccato, la verità non esiste. Esistono soltanto opinioni e la mia opinione vale la tua.
Io non lo accetto. Non voglio vivere la mia vita come un ignorante felice, per paura che la verità, se la potessi sapere, non mi piacerebbe.
Gesù disse, quando ha pregato, rivolgendosi al Padre, “La tua Parola è verità”. Se leggo la Bibbia scopro la verità.
“Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” disse Gesù. Ovviamente, i suoi nemici gli dissero che erano già liberi. Non erano mai stati schiavi di nessuno! Ma Gesù li smontò, dicendo che ognuno è schiavo di qualcosa: il peccato, che include, ovviamente, i propri difetti, sbagli, bugie piccole o grosse, ingiustizie e così avanti senza fine.
È proprio quella persona che dice di non essere schiava che lo è più profondamente, perché riesce a ingannarsi, credendo di essere libera.
Tu, di cosa sei schiavo? La cosa ti pesa tanto che vorresti scoprire come liberarti?
Io, la libertà l'ho trovata quando ho scoperto la vera verità. E tu?
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lunedì 31 agosto 2009
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Condivido pienamente la tua opinione e mi chiedo solo come faccia il mondo a non rendersi conto di quanto sia folle proclamare ciascuno la propria verità. La propria verità è quella che ci fa appropriare indebitamente di proprietà altrui (per me è giusto fare così!), che ci fa prevaricare sugli altri (perchè tanto ho sempre ragione), ecc... Salvo poi lamentarci se sono gli altri comportarsi così.
RispondiEliminaE' chiaro che c'è bisogno di regole in qualsiasi ambito ed è altrettanto chiaro che non è dato interpretarle ognuno a modo proprio (vedi esempio del vigile). Non vedo perchè non dovrebbe valere anche per la vita spirituale. Anche in questo ambito ci sono regole: gli ultimi decreti legislativi li ha redatti un tal Gesù che ha pagato con la propria vita affinchè siano validi a tutta l' umanità. Conviene leggerli e sapere cosa dicono , soprattutto sulla vita eterna, perchè se convocati davanti ad un giudice la multa siamo ancora in tempo a pagarla, il prezzo della nostra vita no! L' ha già pagato Gesù e o lo capiamo adesso o davanti al Giudice Supremo sarà poi troppo tardi!