martedì 8 settembre 2009

Non mi dire... È vero?

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Sono ancora in pensiero per i genitori inglesi che dicono bugie ai figli (vedi blog precedente).

Che tipo di persone vorrebbero rovinare con le proprie mani, o la propria bocca, la possibilità di avere una relazione di fiducia con i propri figli? Vi sono pochissime cose nel mondo più importanti della possibilità di essere creduti dai figli, in tante circostanze.

Quando li avverti di qualche pericolo, fisico o morale. Quando fai una promessa di fare con loro, o per loro, qualcosa. Quando dici loro che li vuoi bene.

Nella nostra famiglia abbiamo promesso ai figli, da quando erano piccoli, di non dire loro MAI una bugia, perché desideravamo che loro potessero sapere che non avremmo mai cercato di ingannarli, di prenderli in giro o coprire i nostri errori nei loro confronti. E pretendevamo la stessa onestà loro nei nostri riguardi.

A volte non era facile (ognuno può essere tentato di dire una bugia per giustificarsi o coprire qualche errore), ma la bellezza di vivere nella perfetta fiducia l'uno dell'altro vale moltissimo di più del piccolo problema di dovere confessare, a volte, un proprio errore.

Pensate in quale mondo di sicurezza e pace si vivrebbe se ogni professionista dicesse la verità ai suoi clienti, ogni commerciante dicesse la verità sulla sua merce, ogni politico dicesse la verità sulle sue intenzioni, ogni moglie e marito dicessero soltanto la verità l'uno all'altro.

Ti pare che valga la pena, per avere il privilegio di mentire, vivere in un mondo di inganno, scaltrezza, menzogna e truffa?

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