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Le origini della terra: un “mistero”
Per meglio comprendere le origini della nostra terra e della vita, preferiresti essere un grande e famoso scienziato o un bambino? Chi avrebbe più probabilità di avere ragione, lo scienziato o il bambino?
Sir Fred Hoyle, famoso scienziato inglese, coniò la frase “big bang” (grande esplosione) nel 1949. Gli scienziati dicono che il big bang è la teoria migliore dell’origine e evoluzione del cosmo, cioè l’universo.
Questa teoria immagina che l’origine dell’universo accadde per mezzo di una grande esplosione, quando “densità e temperatura infinite arrivarono a un punto finito del tempo, nel passato”. Tutta la massa dell’universo fu raccolta in un punto, chiamato “l’atomo primevo”, prima che il tempo e lo spazio esistessero.
Ovviamente “la teoria del Big Bang non può e non tenta di spiegare quella condizione iniziale, ma studia e «spiega» l’evoluzione da quel punto in avanti”.
Ma, molti scienziati si sono resi conto che questa teoria non spiega molte cose, fra cui l’origine della vita, che è un fattore essenziale del nostro universo.
Immaginiamo, allora, questa conversazione.
Il prof. Fred Hoyle: “Vedi, ragazzo, che si può facilmente spiegare le origini dell’universo senza credere affatto in un dio?”
“Sì, signore, ma chi ha messo tutta quella energia e calore «infinite» in quel punto?”
“Beh, a dire il vero, questo non lo sappiamo. È un mistero” risponde il grande scienziato.
“E, poi, come mai esistiamo noi? Non potevamo uscire da un esplosione!”
“Beh”, risponde il grande scienziato: “Anche questo non lo sappiamo. È un grande mistero! Personalmente, credo che la vita è arrivata sulla terra dallo spazio.”
“Mi scusi, professore, ma come mai la vita esisteva nello spazio?” chiese il ragazzo, sempre più confuso.
“Caro ragazzo, tu ti devi fidare di noi scienziati e non credere più a quelle teorie sciocche di un dio che ha creato tutto. In verità, non sappiamo come mai la vita è esistita nello spazio. È un grande mistero.”
“O.K.” disse il ragazzo. “Voi credete ai vostri “misteri”. Io, invece, credo in Dio, come dice la Bibbia, che ha creato tutto. Per me, credere ai vostri «misteri» è più difficile che credere in Dio!”
Il ragazzo è effettivamente più intelligente dello scienziato. Lo scienziato crede a ciò che non può provare e che non può spiegare. E, per di più, non sa neanche dove cercare le risposte.
Anche il ragazzo non può provare e spiegare tutto, ma sa dove trovare le risposte. Forse non può spiegare tutto, ma trova che credere in un Dio infinito è molto più facile che credere in densità e temperatura infinite (cioè senza alcun limite) che neanche il grande scienziato può spiegare.
Per capire di più ciò che il professore credeva, vedi le voci “Big Bang” e “exogenesis” nella enciclopedia “Wikipedia” su internet. Per capire di più ciò che il ragazzo crede, vedi Genesi, capitolo 1, nella Bibbia.
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lunedì 27 luglio 2009
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