martedì 30 dicembre 2008
Inizio o fine?
Il 2009 ci cambierà la vita
Cosa cambierà, come cambierà la tua vita nell’Anno Nuovo? Saranno più apprezzate le cose che cominciamo o quelle che finiscono?
Inizierà o finerà una grande prova?
Inizierà o finirà un grande amore?
Inizierà o finirà un lavoro?
Forse inizierà o finirà un matrimonio.
Infatti, non vi è nulla che non ha una fine e un principio. Anche la vita stessa. Chi nasce ha già il suo destino scritto: morirà.
Eppure, è stato Gesù a affermare la possibilità di interrompere questa catena spaventosa delle cose inevitabili.
Ecco una citazione delle parole di Gesù, presa dal vangelo del suo apostolo, Giovanni: “In verità, in verità vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede a Colui che mi ha mandato ha la vita eterna e non viene (o non verrà) in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita”.
“Vita eterna!” Logicamente, se è eterna, non avrà mai fine. La vita senza fine. Allora esiste una realtà che non è sottomessa alle leggi naturali.
Non tutte le persone hanno questa vita. Altrimenti Gesù non avrebbe spiegato il modo per riceverla. Infatti, è un dono di Dio a quelle persone che hanno “ascoltato”, non come funzione fisica ma come comprensione spirituale, le sue parole, le parole di Gesù. E di conseguenza, hanno prestato fede a ciò che la Bibbia spiega sul significato e scopo della sua venuta e l’opera di riconciliazione fra Dio e l’uomo che avrebbe compiuto, morendo sulla croce. Queste parole descrivono la tua relazione con Dio oggi?
La vita eterna, secondo la Bibbia, non comincia quando moriamo, ma quando abbiamo ascoltato e creduto alle autentiche parole di Gesù. La vita naturale comincia e finisce sulla terra. Anche le persone che, per grazia di Dio, possiedono la vita eterna, passeranno attraverso la morte fisica. Ma, perchè hanno la vita eterna, la morte fisica sarà in realtà soltanto il momento del passaggio dalla vita fisica al pieno godimento della vita eterna alla presenza di Dio.
Cos’è la vita eterna? Non significa soltanto vivere una vita che non finirà più, ma godere la comunione con Dio ora sulla terra e, poi, senza fine nel paradiso eterno.
Cosa cambierà per te nel 2009? Tu potresti comprendere e entrare nella realtà della vita eterna, l’unica cosa che comincerà in un momento preciso, ma che non finirà mai.
Se vuoi comprendere meglio, mandami una nota, clicclando sulla frase qui sotto, “Il tuo parere”, e ti spedirò gratituamente una spiegazione più completa.
Buon anno!
martedì 16 dicembre 2008
Il bambino atteso… da secoli
Ecco le profezie misteriose
Secoli prima che nascesse, di lui si sapevano almeno tre fatti:
- Primo, sarebbe stato un discendente di un grande re, con diritto al suo trono,
- Secondo, sarebbe nato in un piccolo villaggio di cui si sapeva anche il nome,
- Terzo, più incredibile di tutto: sarebbe nato da una vergine, senza un padre umano.
Ma, altrettanto incredibili sono i quattro titoli che avrebbe portato, titoli che nessun uomo prima di lui aveva mai osato usare.
Eccoli:
Consigliere ammirabile, cioè Colui che può pianificare, decidere, guidarti in modo meraviglioso, sovrannaturale, perciò è un Consigliere che suscita meraviglia per la perfezione dei suoi piani. Non servirebbe nella tua vita complicata, e forse caotica, un consigliere savio?
Dio potente, il bambino nato in una stalla era annunziato secoli prima come la manifestazione in carne e ossa della divinità onnipotente. Perciò, non è soltanto savio ma anche sovrano dell’universo. Conoscerlo personalmente è un privilegio impagabile.
Padre eterno (o dall’eternità), Egli ha affermato di essere stato uno, una sola cosa, col suo Padre celeste, da tutta l’eternità. Perciò può stabilire una relazione personale, intima con le persone che lo cercano e lo trovano. Non sarà mai tolto dalla tua vita, se lo vuoi.
Principe della pace, solo Lui puo portare la vera pace nel mondo e nelle tue relazioni con altri e con Dio. Avrai nel tuo cuore una pace che significa non solo assenza di conflitti, ma anche benessere, realizzazione, tranquillità malgrado tutto.
È chiaro. Tanta gente pensa che si tratti di fantasia, leggenda, frutto di menti psicologicamente instabili. Lo pensano perché non Lo conoscono. Perché non è ancora entrato nella loro vita amorevolmente, dolcemente e potentemente.
Ma questo, in realtà, è il vero significato della nascita di quel bambino a cui la madre e Giuseppe, suo marito, hanno dato il nome Gesù, che significa “salvatore”.
Da duemila anni si parla di Lui, si scrive di Lui, si crede in Lui come a nessuna altra persona mai vissuta. Non è vero che milioni di persone si sono sbagliate, ingannate, innamorate di un fantasma.
Al contrario, quando si sono trovate in difficoltà, perseguitate e portate alla morte, non solo non lo hanno rinnegato, ma hanno testimoniato che Egli era con loro, e che sarebbero state con Lui per sempre. Era o non era il Padre dell’eternità, il Dio sovrano, il Consigliere perfetto?
Egli non ha fondato una setta, non ha creato una religione, non ha lasciato dietro a sé una gerarchia. Egli ha detto che era la Porta che permetteva di giungere al Padre.
Ha affermato di essere la via, la verità e la vita e che nessuno sarebbe andato al Padre se non per mezzo di Lui.
In questa stagione, mentre tutti ne parlano, vorresti capire di più? Se mi scrivi, ti manderò un aiuto per conoscerlo personalmente.
mercoledì 10 dicembre 2008
Lo sai quando è “nato” il sole?
il sole, mai vinto dal buio dell’inverno (sol invictus), rinasceva ogni anno il 25 dicembre, e l’imperatore Costantino dichiarò questo giorno come la data in cui celebrare la nascita di Gesù. Così si stabiliva come religione di stato il cristianesimo e la nascita del sole (Natalis solis invicti), molto celebrato nell’impero romano, come il giorno della nascita del Salvatore.
Questo fatto della storia antica interessa poco ai milioni di cristiani, più o meno paganizzati, che celebrano il Natale oggi. La crisi attuale attenuerà, forse, le spese per regali, viaggi e cenoni, ma la festa sarà goduta nella sua pazza corsa al consumismo.
Per questo motivo, molti cristiani evangelici preferiscono ignorare totalmente sia la data sia le pratiche tradizionali, per non compromettersi con le origini e pratiche pagane.
Così, credo, perdono una possibilità di godere il grande dono di Dio alle sue creature, suo Figlio, Salvatore e Liberatore degli schiavi del peccato, delle tradizioni, delle superstizioni, e delle usanze religiose e non, che fanno parte della stagione.
L’annunzio della nascita di Gesù, fatto da Isaia settecento anni prima dell’avvenimento, parlava di una grande gioia che sarebbe venuta alla gente che camminava nelle tenebre e nell’ombra della morte. Il bambino che sarebbe nato, il figlio che sarebbe dato agli uomini non era solo figlio di Maria ma anche il Figlio di Dio, i cui titoli divini sono elencati nel capitolo 9 delle profezie di Isaia.
Lo stesso fu l’annunzio ai pastori, che erano nei campi con le loro pecore, la notte in cui Gesù è nato a Betlemme. Un angelo disse: “Non temete, perché ecco, vi reco il buon annunzio di una grande allegrezza che tutto il popolo avrà; oggi, nella città di Davide, vi è nato un salvatore, che è Cristo, il Signore” (Vangelo di Luca, 2:10,11).
Dov’è questa grande gioia, questa grande allegrezza nel popolo di Dio, che vuole evitare ogni compromesso con il paganesimo? Mi sembra che abbia buttato via il bambino con l’acqua sporca del suo bagnetto; cioè, per non bere l’acqua sporca delle tradizioni carnali ha buttato via la causa della grande gioia che Dio ha portato a tutti i popoli: la nascita di suo Figlio, il Salvatore.
Certamente, tutti i credenti evangelici sanno che il 25 dicembre non ha niente a che fare con la nascita di Gesù. Ma sanno anche che milioni di italiani credono che Gesù sia nato in quella data tradizionale e credono, anche, di fargli onore con le loro feste.
Non è possibile per i credenti, che conoscono il Bambino nato a Betlemme, improvvisare un mezzo, mille mezzi, per onorare il loro Salvatore con grande gioia e condividere questa gioia con i loro vicini? Non è necessario forzare la propria coscienza a fare ciò a cui non si crede, per rallegrarsi della grande verità della venuta del Salvatore.
Per me, i credenti che si sforzano a NON rallegrarsi, a NON dimostrare nessuna gioia e evitano, con grande cura, di parlare della nascita del Salvatore in questa stagione fanno molto male. Non parlare con grande gioia, proprio ora, di Colui che è nato in una stalla per salvare gli uomini dai loro peccati, è un errore più grande di quello dei pagani.
Che ne pensi?
mercoledì 3 dicembre 2008
Berlusconi dice
LA TUA VITA È UNA BUGIA?
Berlusconi dice: State calmi. Tutto andrà bene! Veltroni dice: Attenzione, siamo alla catastrofe! Di Pietro dice: È un criminale! Ci penso io!
L’America dice che ha avvertito India del pericolo terroristico. L’India dice che è colpa del Pakistan. Il Pakistan dice che non c’entra. Bin Laden, stranamente, tace.
In altre parole, una settimana normale.
Hai mai pensato quanto il tuo modo di valutare le notizie quotidiane è cambiato da cinque anni a questa parte? Ora non passa giorno senza leggere di qualche bomba umana che è esplosa in Afganistan, Irak, Israele, Palestina, Indonesia: sette morti, quindici morti, tre adulti e due bambini, un camioncino di soldati. Insomma, non finisce mai.
Macchine in fiamme, hall di alberghi lussuosi devastati, mercati distrutti con corpi umani fra le bancarelle.
Non c’è dubbio: ci siamo abituati. Ormai non ci turba più di tanto.
La mente umana è capace di incredibili condizionamenti che fanno sembrare normale ciò che normale non è. Ma la coscienza lo è ancora di più.
20 anni fa, non esisteva il “Gay pride day”. Non esistevano fiction televisive in cui una coppia gay faceva parte dei personaggi.
15 anni fa, donne attrici e cantanti non decidevano che era giunto il momento per provare la maternità e cercavano un donatore di sperma.
30 anni fa il medico non raccomandava l’aborto se si temeva che il nascituro potesse portare il cromosoma della sindrome di Down.
E la tua coscienza, come è stata condizionata negli ultimi cinque anni? Che cosa ti sembra normale oggi che avresti condannato ieri? In questo campo, purtroppo, i credenti non sono molto diversi dai non credenti. Quante persone divorziate ci sono fra i tuoi conoscenti oggi e quante ce n’erano cinque anni fa? E quanti tuoi conoscenti, parenti, fratelli in fede sei pronto a giustificare per il loro divorzio?
Ultima domanda: cosa permetti nella tua vita, nel tuo comportamento, che non avresti permesso cinque anni fa? E la tua coscienza è tranquilla? Non dovresti ascoltarla?
Pensaci. Ma, poi, agisci! Non ti lasciare condizionare per accettare o praticare il male che non avresti approvato cinque anni fa e che non devi accettare neanche oggi.
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QUIZ: Mandami la tua opinione riguardo a questa frase: Vi è poca relazione fra ciò che una persona conosce della Bibbia e professa di credere e quello che è o che fa. Ne pubblicherò alcune.
martedì 25 novembre 2008
È incredibile che non si riesca a capire se una persona sia viva o morta. Ma così è. O sembra.
Giornali, TV, radio, autorità ne parlano da anni, e negli ultimi mesi, quotidianamente. Ma non si riesce a mettere d'accordo tutti su un semplice fatto. Una ragazza che si dice sia in "stato vegetativo" da 17 anni, che non dà segni di vita da tanti anni, ma che respira, è da considerarsi "viva" a tutti gli effetti o no? La sua "vita" deve essere tutelata e protetta dalle autorità o no?
Suo padre crede che sua figlia sia, per ciò che la riguarda come persona, morta, senza alcuna speranza di ricuperare e ha chiesto, in ogni modo possibile, che le siano tolti i tubi per mezzo dei quali le sono dati cibo e liquidi. Così ogni funzione fisica del corpo cesserebbe e lui e sua moglie potrebbero dare un seppellimento dignitoso al corpo della figlia.
Ma altri affermano che togliere cibo e acqua ad una persona "vivente" è omicidio o, nel migliore dei casi, eutanasia attiva. Può darsi che il problema si risolva in un modo o nell'altro prossimamente. Ma è anche possibile il contrario.
In fondo, la risposta dipende dalla differenza di opinione su che cosa siano la morte e la vita. Essere "vivi" richiede la coscienza, l'autocoscienza e evidenti segni di vita cerebrale? O è sufficiente constatare che il cervello è "morto", senza conoscenza o reazione, per decidere che la persona è morta, anche se altri organi, come il cuore, il respiro, l'assimilazione di nutrimento potrebbero ancora funzionare?
Per quanto siano importanti i problemi sorti intorno al destino della ragazza Eluana, la Bibbia pone un problema ancora più importante. Si tratta di una domanda diretta, fatta a te e a cui soltanto tu puoi rispondere. Tu sei vivo o morto, spiritualmente?
Secondo la Bibbia, ogni essere umano è, per natura, "morto" spiritualmente. Il peccato ha causato un'interruzione della vita, cioè della possibilità di comunicare col nostro Creatore. La vita meramente umana è, in realtà, soltanto una vita apparente, perché la sostanza dell'esistenza dell'uomo, il motivo per cui è nato, è vivere spiritualmente in una relazione di amore e di comunicazione costante con il suo Creatore. È questa relazione che vince in lui la solitudine, l'ansia, l'apatia, la depressione o gli sforzi esagerati per divertirsi o per impressionare gli altri.
"In verità, in verità" disse Gesù, "chi ascolta la mia parola e crede in Colui che mi ha mandato, ha vita eterna, e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita".
Tu sei vivo o morto oggi? È la domanda più importante a cui mai risponderai.
Per comunicarmi le tue opinioni o domande, cliccare sulle parole "Il
tuo parere" qui sotto.
martedì 18 novembre 2008
UN NUOVO SALVATORE?
Mai visto una cosa simile. Da ogni parte del mondo lodi, speranze, profezie per il neo-eletto Obama.
E' una creatura veramente nuova e diversa, una miscela mai vista. Africano, Americano. studi da bambino in una piccola scuola islamica, laurea da una delle università più prestigiose e costose degli Stati Uniti, madre bianca, padre nero, una capacità oratoria come i migliori predicatori di colore, un portamento dignitoso, un fisico snello, sportivo e giovanile.
Quando mai si sono visite tante qualità diverse unite in una sola persona?
Giornali, televisione, politici tutti si sono resi conto che il mondo ha bisogno di un uomo nuovo, che scatena speranze, che può unire popoli, religioni, ceti sociali, che suscita emozioni e consensi come nessun altro.
Non è che io sia ammiratore o denigratore di Obama, ma è necessario dire che molti vedono in lui un uomo che esiste solo nella loro immaginazione. Il salvatore politico, sociale, mondiale che hanno sognato, senza credere che sarebbe mai arrivato. Ora credono di averlo trovato.
Ovviamente, una volta che comincerà a lavorare e prendere decisioni difficili, il suo splendore e aura di uomo del destino comincerà a sbriciolarsi.
Nella storia del mondo, ci sono nati molti uomini capaci di suscitare l'ammirazione delle folle, ma mai c'è stato un uomo che ha potuto portare a compimento tutte le sue promesse e tanto meno uno capace di soddisfare i desideri di tutti.
Difatti, è nato un solo uomo perfetto e lo hanno torturato, offeso e crocifisso. Non poteva dire la verità e, allo stesso tempo, dare ragione a tutti e mettere insieme ladri, omicidi, religiosi e politicanti.
Oggi la maggior parte di coloro che professano di seguirlo non lo conoscono affatto e scelgono fra i suoi insegnamenti soltanto quelle poche frasi che potrebbero sostenere le loro teorie, che sono spesso proprio il contrario di quanto ha insegnato lui.
Eppure, sarà lui che porterà sulla terra la pace universale, che tanti professano di desiderare (ma solo se ne potranno trarre dei vantaggi).
Se non hai letto ultimamente i vangeli, ti invito a farlo, prendendo sul serio ciò che leggi. Se vuoi, ti manderò in regalo una copia del Vangelo secondo Giovanni, tascabile e leggibile.
Non sperare nella persona sbagliata!
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Includi il tuo indirizzo se vuoi ricevere il Vangelo.
martedì 11 novembre 2008
NON MI DIRE.... È VERO?
Sono ancora in pensiero per i genitori inglesi che dicono bugie ai figli (vedi blog precedente).
Che tipo di persone vorrebbero rovinare con le proprie mani, o la propria bocca, la possibilità di avere una relazione di fiducia con i propri figli? Vi sono pochissime cose nel mondo più importanti della possibilità di essere creduti dai figli, in tante circostanze.
Quando li avverti di qualche pericolo, fisico o morale. Quando fai una promessa di fare con loro, o per loro, qualcosa. Quando dici loro che li vuoi bene.
Nella nostra famiglia abbiamo promesso ai figli, da quando erano piccoli, di non dire loro MAI una bugia, perché desideravamo che loro potessero sapere che non avremmo mai cercato di ingannarli, di prenderli in giro o coprire i nostri errori nei loro confronti. E pretendevamo la stessa onestà loro nei nostri riguardi.
A volte non era facile (ognuno può essere tentato di dire una bugia per giustificarsi o coprire qualche errore), ma la bellezza di vivere nella perfetta fiducia l'uno dell'altro vale moltissimo di più del piccolo problema di dovere confessare, a volte, un proprio errore.
Pensate in quale mondo di sicurezza e pace si vivrebbe se ogni professionista dicesse la verità ai suoi clienti, ogni commerciante dicesse la verità sulla sua merce, ogni politico dicesse la verità sulle sue intenzioni, ogni moglie e marito dicessero soltanto la verità l'uno all'altro.
Ti pare che valga la pena, per avere il privilegio di mentire, vivere in un mondo di inganno, scaltrezza, menzogna e truffa?
Per dare una tua opinione, per fare una domanda, clicca su "Commenti" qui sotto.
martedì 28 ottobre 2008
Una metà dei genitori inglesi ammette, secondo un'indagine, di dire almeno una bugia al giorno ai figli. Chissà se gli italiani ne dicono di più o di meno ai loro figli?
Francamente, la cosa è preoccupante. Non perché sono inglesi, ma perché la verità è importante.
Il mondo non può esistere senza la verità.
Perfino le persone che dicono le bugie agli altri vorrebbero che gli altri dicessero la verità a loro. Altrimenti, la società umana si blocca. Se non si può credere a nessuno, bisogna pensare di essere tanto intelligenti da potere indovinare quale sia la verità che gli altri ci nascondono quando ci mentono. Un impresa pazzesca!
Purtroppo, tantissima gente è già cascata in questa trappola. Chi vuol farsi una fama da filosofo dice: "Nessuno possiede la verità". Che si crede scienziato afferma: "La verità assoluta non esiste". E i guru spirituali sfornano le loro pazzie: "Ognuno ha il diritto alla sua verità".
Ma come si può ragionare con uno che ti dice: "Quella è la tua verità, non la mia! Io non accetto la tua verità". Ma dillo all'oncologo che ti dice che hai il cancro al cervello e che ti devi operare immediatamente.
Dillo al vigile, quando ti fa la contravvenzione perché sei passato col rosso: "Quella è la sua verità".
Se non riesci a imbrogliare il vigile, credi che riuscirai ad imbrogliare Dio?
Potrai, forse, convincerlo dicendo: "Per me, quello non era veramente un omicidio (o non era adulterio, non era un furto, non era un tradimento del mio migliore amico). Dio, quella è la tua verità. La mia è diversa".
Non capisco perché la gente che si crede intelligente se la gode tanto quando dice che, per ciò che riguarda la religione, l'esistenza di Dio, o la colpa del peccato, la verità non esiste. Esistono soltanto opinioni e la mia opinione vale la tua.
Io non lo accetto. Non voglio vivere la mia vita come un ignorante felice, per paura che la verità, se la potessi sapere, non mi piacerebbe.
Gesù disse, quando ha pregato, rivolgendosi al Padre, "La tua Parola è verità". Se leggo la Bibbia scopro la verità.
"Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi" disse Gesù. Ovviamente, i suoi nemici gli dissero che erano già liberi. Non erano mai stati schiavi di nessuno! Ma Gesù li smontò, dicendo che ognuno è schiavo di qualcosa: il peccato, che include, ovviamente, i propri difetti, sbagli, bugie piccole o grosse, ingiustizie e così avanti senza fine.
E' proprio quella persona che dice di non essere schiava che lo è più profondamente, perché riesce a ingannarsi, credendo di essere libera.
Tu, di cosa sei schiavo? La cosa ti pesa tanto che vorresti scoprire come liberarti?
Io, la libertà l'ho trovata quando ho scoperto la vera verità. E tu?
Mandami i tuoi commenti, opinioni o domande, cliccando "Il tuo parere".
mercoledì 22 ottobre 2008
Di nuovo? Ancora?
Hai perso il filo della vita? Della tua vita?
Sei partito tutto felice e, dopo molta strada, ti sei trovato davanti a un buco nero?
Cosa ti aspettavi? Un giardino fiorito? Un amico?
Poi, hai cercato ancora e sei ripartito? Verso una nuova vita, la felicità. Ma, in fondo a quella strada, hai scoperto soltanto la possibilità di fare un salto nel buio? Non basta!
Ma non sei solo. Quelle strade le ho fatte anch'io. Fino alla nausea.
"IO SONO LA VIA.....": lo disse Gesù. Vero? Falso? Parole?
Ma, in fondo alla via, hai trovato una porta che avevi paura da aprire? O l'hai aperta? E dietro, cosa hai trovato? Io ho trovato dietro la porta un muro, la strada bloccata senza speranza.
"IO SONO LA PORTA....": lo disse Gesù. Vero? Falso? Parole?
Alla fine, mi sono stancato di vie false, fasulle, stancanti e senza senso. Alla fine, mi sono stufato di porte che promettevano tanto, ma offrivano niente.
Mi sono deciso di accettare Gesù come la mia via, Gesù come la mia porta, Gesù come la mia bussola, Gesù come la mia guida, Gesù come il mio amico.
E ho trovato ciò che cercavo: una via pulita e entusiasmante, una porta alla felicità che non avevo immaginato, amici che sono diventati i miei fratelli.
E se Gesù potesse fare lo stesso per te?
(Fammi conoscere i tuoi commenti e domande cliccando su "Il tuo Commento", sotto.
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giovedì 9 ottobre 2008
SFRUTTERAPIA
Ma scopro adesso che sono sotto processo tre famosi psichiatri di New York City che si occupano di bambini con problemi emotivi. Sembra che, più che curare i piccoli, curassero i propri conti in banca. Che "piccoli" non erano!
Difatti, sono accusati dall'Agenzia delle tasse di avere "dimenticato" di dichiarare milioni di dollari in entrate, ricevute non dai loro piccoli pazienti o i loro genitori, ma sottobanco dalle case farmaceutiche di cui prescrivevano antipsicotici assolutamente inutili, se non dannosi, per i bambini.
Se i bambini avevano veramente bisogno di antipsicotici, è ovvio che i loro genitori avevano bisogno di lunghe cure in qualche manicomio. Infatti, la maggior parte dei bambini che sono diavoletti a scuola lo sono per un solo motivo. I loro genitori non li sanno educare!
Secondo te, fra la gente che tu conosci, chi ha più bisogno dello psichiatra, figli o genitori?
giovedì 2 ottobre 2008
LA MORTE IN BIBERON
Tutti sanno che il latte fa bene ai bambini! Ma, fa bene a tutti! A me piace tanto come gelato.
Ma, in Cina sono morti diversi bambini e oltre CINQUANTAMILA sono ammalati, tutti avvelenati proprio dal latte.
Sembra incredibile che degli uomini avvelenerebbero i prodotti che essi stessi vendono come latte in polvere. Con quale motivo? Per quale scopo? Era solo uno sbaglio? O l'hanno fatto per vendere di più, per guadagnare di più, per arricchirsi di più.Ti pare che gli uomini sono così crudeli, così malvagi, così sfruttatori che minaccerebbero di morte adulti e bambini soltanto per guadagnare di più? La risposta è sotto gli occhi di tutti.
Il fatto che un prodotto è molto diffuso, addirittura onorato e premiato, non è garanzia assoluta che faccia bene. Il fatto che si cerca di “vendere” il male chiamandolo il bene, o la menzogna chiamandola verità, o la via della perdizione, camuffandola come “piacere” o guadagno, è assolutamente normale.Come si fa a vedere il veleno e scappare alla morte nascosta?