martedì 15 gennaio 2013

Il “salvatore” non si trova



Ma i problemi restano

Riuscirà Monti a salvare la Patria? O sarà il “new entry”, Bersani? O, ancora una volta, il “vecchio”, Berlusconi?

Non ti sembra strano che le nazioni cerchino da sempre un “salvatore”, e che questo, chiunque sia, a cui tanti credono, e che altri odiano, intanto non riesca mai?

Non riesce, ma ha tante buone scuse. Quei collaboratori di cui si è fidato, lo hanno tradito! La situazione internazionale è cambiata inaspettatamente, e nessuno, neanche il più capace, l’avrebbe potuto prevedere! La situazione politica interna gli ha legato le mani!

E, nel frattempo, il popolo continua a sperare e continua a cercare il “salvatore”. Meno tasse. Più soldi.

Secondo me, e credo anche che la Bibbia mi dia ragione, vi sono almeno due motivi per cui chi aspetta il “salvatore” farebbe meglio a mettersi il cuore in pace e non sperare più.

In primo luogo, i problemi che aspettano una soluzione, internazionali, nazionali e locali, sono troppo grandi, troppo complessi perché la mente umana possa ragionevolmente venirne a capo. Problemi politici, economici, razziali, religiosi, morali, sono così intrecciati e tanto ingarbugliati che la mente umana non potrà mai risolverli tutti in una volta, e tutti insieme, soddisfacendo tutti. Ci vorrebbe una persona sovrumana, ma dove trovarla?

E, poi, il secondo problema è più grande ancora e più senza soluzione del primo. La Bibbia insegna, e la vita dimostra, che vi sono delle debolezze umane che sono quasi universali: l’orgoglio, l’invidia, la gelosia, il desiderio di potere, di ricchezza, di fama, di onore, di vendetta, del primato, che, quando esercitati, vanno a scontrarsi con tutti gli stessi, o altri, difetti delle persone fra cui ci troviamo.

Inoltre, vi è la tendenza a scusare o giustificare la bugia, il pettegolezzo, le piccole e grandi ruberie, l’inganno, e tanti altri peccati quando fanno comodo e diventano una parte del proprio modo di vivere e di fare strada.

In questo minestrone, dove trovare il “salvatore”? Non esiste. Anzi, non può esistere.

L’unico possibile “salvatore” deve venire da un altro pianeta, un’altra realtà, un altro tipo di essere. E “Lui” c’è. Ma non si mescola nelle lotte umane, né si interessa di “salvezza” che non trasforma l’uomo singolo, e l’umanità, facendo degli esseri umani delle “nuove creature”. Questa è la realtà. Una realtà di cui scriverò la prossima volta.
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