martedì 29 gennaio 2013

Dalle elezioni non uscirà



Il capo che tutti aspettano e sognano

La ricerca continua: sarebbe bello identificare e arruolare il “salvatore” della Patria. Ma chi mai potrebbe essere?

Due ostacoli si ergono davanti a chi crede e professa di avere la capacità di salvarci. Primo di tutti, i problemi (economia, lavoro, tasse, istruzione, salute, difesa, criminalità, per ricordarne soltanto alcuni). Sono problemi così grandi e complicati che nessuno è capace di risolverli tutti in modo soddisfacente.

Secondo problema, gli uomini. Gli individui di cui il governo si può servire, che sono spesso disonesti, profittatori, incapaci, schiavi dei propri vizi e difetti.

Sarebbe più saggio, forse, aspettare un “salvatore” da Marte, dalla luna o da qualche altro posto, lontano dai problemi e dai limiti della terra?

Difatti, senza credere ai marziani o a Star Trek, sono convinto che soltanto qualcuno che appartenesse ad una realtà al di là del nostro pianeta potrebbe salvarci.

Nella Sacra Bibbia, nel libro dell’Apocalisse, appare una persona che si chiama “Re dei re e Signore dei signori”. È un titolo che nessuno sulla terra ha mai, finora, potuto onestamente attribuirsi. I diversi imperatori e dittatori del passato non soltanto non hanno potuto pretendere di regnare su tutta la terra, ma non hanno mai regnato senza battaglie, ribellioni e nemici stranieri che non sono riusciti a vincere. Il più grande loro difetto, però, è che, anche se avevano delle mete buone,sono morti prima di raggiungerle.

Del personaggio nominato nell’Apocalisse è scritto che “giudica e combatte con giustizia” e che “governerà [le nazioni] con una verga di ferro”. Purtroppo, la Bibbia non afferma che regnare su tutte le nazioni sarà facile, ma sarà un tempo glorioso quello in cui il controllo della terra sarà nelle mani di uno che agirà sempre con giustizia e, perciò, ogni ingiustizia della terra sarà sconfitta. La “verga di ferro” si riferisce, ovviamente, ad un potere capace di controllare e fermare ogni nemico e chiunque faccia resistenza al suo regno giusto.

Un altro titolo che questo personaggio porterà non è mai stato adatto a nessun re o governatore del passato. Egli sarà il “Principe della pace” che darà “una pace senza fine al trono… e al suo regno, per stabilirlo fermamente e sostenerlo mediante il diritto e la giustizia, da ora e per sempre…”

Il “salvatore” che tutta la terra desidera e sogna, senza, forse, mai rendersene conto veramente, verrà e metterà a posto con equità, giustizia e fermezza, tutti, ma proprio tutti, i problemi della terra. Se non conosci le profezie che lo riguardano, scrivimi e ti aiuterò a scoprirle nella tua Bibbia.

Intanto, non mettere troppe tue speranze sulle prossime elezioni. O su chi è solo, purtroppo, un essere umano come te e me.
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martedì 15 gennaio 2013

Il “salvatore” non si trova



Ma i problemi restano

Riuscirà Monti a salvare la Patria? O sarà il “new entry”, Bersani? O, ancora una volta, il “vecchio”, Berlusconi?

Non ti sembra strano che le nazioni cerchino da sempre un “salvatore”, e che questo, chiunque sia, a cui tanti credono, e che altri odiano, intanto non riesca mai?

Non riesce, ma ha tante buone scuse. Quei collaboratori di cui si è fidato, lo hanno tradito! La situazione internazionale è cambiata inaspettatamente, e nessuno, neanche il più capace, l’avrebbe potuto prevedere! La situazione politica interna gli ha legato le mani!

E, nel frattempo, il popolo continua a sperare e continua a cercare il “salvatore”. Meno tasse. Più soldi.

Secondo me, e credo anche che la Bibbia mi dia ragione, vi sono almeno due motivi per cui chi aspetta il “salvatore” farebbe meglio a mettersi il cuore in pace e non sperare più.

In primo luogo, i problemi che aspettano una soluzione, internazionali, nazionali e locali, sono troppo grandi, troppo complessi perché la mente umana possa ragionevolmente venirne a capo. Problemi politici, economici, razziali, religiosi, morali, sono così intrecciati e tanto ingarbugliati che la mente umana non potrà mai risolverli tutti in una volta, e tutti insieme, soddisfacendo tutti. Ci vorrebbe una persona sovrumana, ma dove trovarla?

E, poi, il secondo problema è più grande ancora e più senza soluzione del primo. La Bibbia insegna, e la vita dimostra, che vi sono delle debolezze umane che sono quasi universali: l’orgoglio, l’invidia, la gelosia, il desiderio di potere, di ricchezza, di fama, di onore, di vendetta, del primato, che, quando esercitati, vanno a scontrarsi con tutti gli stessi, o altri, difetti delle persone fra cui ci troviamo.

Inoltre, vi è la tendenza a scusare o giustificare la bugia, il pettegolezzo, le piccole e grandi ruberie, l’inganno, e tanti altri peccati quando fanno comodo e diventano una parte del proprio modo di vivere e di fare strada.

In questo minestrone, dove trovare il “salvatore”? Non esiste. Anzi, non può esistere.

L’unico possibile “salvatore” deve venire da un altro pianeta, un’altra realtà, un altro tipo di essere. E “Lui” c’è. Ma non si mescola nelle lotte umane, né si interessa di “salvezza” che non trasforma l’uomo singolo, e l’umanità, facendo degli esseri umani delle “nuove creature”. Questa è la realtà. Una realtà di cui scriverò la prossima volta.
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martedì 8 gennaio 2013

Era e sarà una grande festa



Anche tu sei certamente invitato!


Abbiamo celebrato, in questo periodo, l’amore di Dio, che Egli ha mostrato mandando suo Figlio sulla terra facendolo nascere come un bambino e per passare oltre trent'anni sulla terra, crescendo fino alla maturità come qualsiasi altro uomo. È vissuto in un paese povero e dominato dai Romani e, infine, è morto come qualsiasi uomo. Ma peggio ancora, è morto come un criminale. In più, in quel momento è stato separato dalla presenza di Dio stesso!


Ovviamente, la storia non è finita lì. Gesù è risorto per vivere e regnare eternamente, insieme con tutti quelli che lo hanno conosciuto e amato durante la loro vita terrena. Quale grande motivo per celebrare una festa!


Eravamo in 14, tutti insieme in casa di nostra figlia, Deborah, noi e 12 fra figli e nipoti. Che festa. Purtroppo, mancavano altri 10 membri della nostra famiglia, figli e nipoti, che vivono all’altro lato dell’Atlantico!


In quei giorni abbiamo ricordato un’altra festa, in una data a noi ancora sconosciuta, che sarà celebrata in casa di Gesù Cristo, quando potremo gioire pienamente della salvezza che Lui ci ha procurata. Allora ci lasceremo alle spalle ogni sofferenza, malattia, infelicità, imperfezione che ci hanno colpiti nel passato. Vivremo finalmente per lo scopo per cui siamo nati, ma che ci è ora impossibile sulla terra: vivere in comunione perfetta con il nostro Creatore in mezzo a una creazione bellissima, mai decaduta a motivo del peccato.


La certezza che ha espresso l’apostolo Paolo è anche nostra: “Assenti dal corpo, presenti col Signore!”.


Ancora oggi, molta gente ride della nostra fede “semplicistica” e “infantile”. Dice che viviamo di illusioni e di sogni irreali. Se ciò fosse vero, significherebbe che Gesù non è mai nato o che ha sofferto ed è morto invano. Purtroppo, questa gente non si rende conto della bestemmia che pronunzia. Nel Vangelo di Giovanni è scritto: “Chi non crede è già giudicato (condannato), perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio”.


Ma sono i non credenti quelli che vivono di una fede semplicistica e infantile, perché riescono a illudersi che l’incredulità, il peccato e la malvagità che hanno vissuto in questo mondo non saranno mai giudicati. Quanto ingiusto e privo di significato sarebbe un mondo in cui il male non fosse mai punito!


Durante i nostri giorni di festa in famiglia, non ci siamo rallegrati perché credevamo di essere migliori degli altri, più buoni o degni degli altri e più fortunati degli altri. No, sapevamo che abbiamo le stesse tentazioni degli altri, e che abbiamo peccato, fallito e sbagliato come gli altri e, forse, quanto o più degli altri.


Ma la Bibbia è un libro di speranza perché è un libro di grazia (l’illimitato favore di Dio), di perdono (la cancellazione totale di ogni colpa), di amore (non solo emozione, ma azione concreta a favore del peccatore). L’angelo che è apparso ai pastori nelle vicinanze di Betlemme, ha detto: “Io vi porto la buona notizia (il vangelo) di una grande gioia che tutto il popolo avrà… Oggi… è nato un Salvatore, che è Cristo, il Signore”.


La nostra festa in famiglia si è basata non solo sulle benedizioni che Dio ci ha date per la sua grazia, ma anche sulla gioia che la sua grazia sarà ricevuta per fede ancora da altre migliaia di peccatori, come noi, che riceveranno il perdono e la vita eterna.


E tu, come vedi, cosa credi riguardo al significato e al valore della nascita di Gesù?
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martedì 1 gennaio 2013

Il momento di avere paura del futuro



O è meglio rendere prezioso ogni giorno?

I primi pensieri dell’Anno Nuovo, quali saranno? Per molte persone, paura. Per altre, pensieri simili, come preoccupazioni. Si cerca di indovinare: mi andrà meglio quest’anno? Avrò un lavoro? Potrò vivere tranquillo? Le domande sono tante…

Ma, siccome io sono cristiano, e non solo di nome, i miei pensieri sono diversi, belli, tranquilli. Anche se sono anziano e mi avvicino sempre più a quel momento di grande gioia… che l’apostolo Paolo ha descritto con la frase “Assenti dal corpo, presenti col Signore”. Il mio futuro è sicuro, perché garantito dalle promesse di Dio.

Certo, anche a me vengono dei pensieri riguardo alla salute. Mi chiedo: come mi andrà quest’anno? Ma ci sono un po’ abituato. Il cancro che ho avuto circa trent’anni fa mi ha fatto capire che nessuno sulla terra ha la vita garantita. Oppure, come ha detto qualcuno, è garantito che niente e nessuno può togliermi la vita finché Dio non lo voglia e non me la tolga Lui. E i suoi tempi sono, per definizione, perfetti.

Non perché noi possiamo prevedere i suoi tempi, né avvicinarli né allontanarli. Sono perfetti perché solo Dio conosce il futuro e solo Lui può decidere quando sarà per noi il tempo giusto per lasciare la terra.

Triste, dici, pensare alla morte il 1 gennaio? O.K., cambiamo argomento.

Quali gioie mi aspettano nel 2013? Avrò la gioia di passare le mie domeniche con i miei carissimi fratelli e sorelle, lodando Dio, meditando la sua Parola, adorandolo. Prevedo di vedere delle persone che avrò evangelizzate passare “dalla morte alla vita” spiritualmente.

Sarebbe bello se potessi anche vedere e passare del tempo con i miei pronipotini, che stanno all’altro lato del mondo, in California. In quel caso vedrei anche i loro genitori, il mio caro nipote Giordano e sua moglie Jennifer. Ovviamente, vi sono tantissimi altri parenti e amici all’estero che avrei molto piacere di vedere, per condividere le nostre esperienze e la nostra fede. Anche se il viaggiare è molto più economico e facile di una volta, ha sempre i suoi limiti. E anch’io ho i miei limiti.

Ma, forse la cosa che potrò fare di più in quest’anno nuovo è una delle cose più belle, più soddisfacenti, più stimolanti, più utili, possibili. Sarà leggere e meditare la Parola di Dio. Ogni giorno quando lo faccio, scopro qualche pensiero nuovo, qualche dettaglio, qualche applicazione, qualche promessa, qualche avvertimento, qualche qualità di Dio, qualche esperienza di un personaggio biblico da cui imparare. Insomma, è come esplorare un continente nuovo, o forse un universo nuovo, ogni giorno, perché c’è tanto da scoprire.

Allo stesso tempo, è un continente in cui ho passato tanti anni e i suoi panorami, le sue strade, le sue città e i loro abitanti, sono vecchi amici. Abbiamo già passato tanto tempo insieme ma non mi stanco di loro.

Non so a quale punto ti trovi tu nel tuo pellegrinaggio, ma perché non decidi, più che mai prima, di dedicare una parte del 2013 che il Signore ti dona, a questo impegno gratificante e tonificante?

Se tu volessi sbirciare un po’ nelle mie ricerche, potresti trovare nell’archivio di questo blog tutta una serie di pensieri che mi hanno rallegrato, tempo fa, meditando il primo Salmo. Ti invito a visitare “casa mia”.
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