martedì 24 aprile 2012

Gli “esperti” dicono che hanno ragione


Peccato che hanno perso il treno!

Esiste un segreto per un lungo e felice matrimonio? 

Ai tempi nostri, tempi un bel po’ disastrati, c’è un sacco di gente che dice che la domanda non deve neanche essere posta. Infatti, avere un ”lungo e felice matrimonio” è una frase senza senso, più o meno come augurare o avere “un lungo e felice raffreddore”.

Sì, innamorarsi è molto bello, secondo tanta gente “moderna”, e, finché dura, anche piacevole. Ma nessuno si sogna che debba durare a lungo. Dura quanto dura, senza rimpianti e senza perdere tempo in indagini interiori su “perché sia fallito”.  In questo senso, il matrimonio è proprio come il raffreddore, che ti capita quando meno lo aspetti. Ti fa soffrire, oppure diventa noioso. Perciò, se la sofferenza del matrimonio supera il piacere, si capisce che è tempo di dargli un taglio, senza rimproveri. E cominciare e aspettare il prossimo “innamoramento”.

Anche i consulenti matrimoniali e gli psichiatri si sono messi a ragionare per spiegare perché i matrimoni non resistono a lungo e perché sia meglio così.   Dicono che le persone, con le loro personalità uniche, sono sempre in crescita e in cambiamento. Perciò sarebbe un’attesa assurda pensare che due persone, che si sono sposate a venticinque anni, si ritrovino ad essere uguali, con uguali interessi, desideri e abitudini, quando arrivano a cinquant’anni.
Secondo questi “esperti” della sconfitta, è molto meglio guardare in faccia la realtà, divorziare senza rimorsi e cercare un’altra persona, che sia adatta come compagna, quando, a cinquant’anni, hai raggiunto una nuova maturità.

Dire che queste “soluzioni” e pretese siano monumenti all’egoismo che troppo spesso regna nel cuore umano, e pietre tombali per la gioia, la tranquillità e la soddisfazione che dovrebbero coronare gli anni della piena maturità, è poco.

La società occidentale, con la sua “cultura” bacata, ha perso di vista, e ora nega che esista, un piano divino per la felicità di due esseri umani in ogni stagione della loro vita. Perciò è essenziale, per il benessere dei suoi sostenitori, e per giustificare gli alti onorari richiesti dai suoi “esperti”, inventare teorie e soluzioni fasulle, che la Bibbia classifica come “i vani ragionamenti” di coloro il cui cuore si è “ottenebrato” e , di conseguenza, che “dicendosi savi, sono divenuti stolti”.  Ovviamente, è facile chiamarsi “esperti” e professionisti delle malattie e della guarigione dei problemi dell’io, se ci si può permettere di definire autonomamente le proprie idee come “saggezza” e come scoperte scientifiche innegabili.

Ma la verità è un’altra. Non esiste persona che non desideri, e sogni, di conoscere e unirsi per tutta la vita ad una persona che possa renderle più felice, più appagante, più bella la vita, tutta la sua vita, in tutte le sue stagioni.

Ultimamente ho letto che decine di amiche, compagne a loro volta di personaggi famosi della musica e dei film, hanno chiesto a Olivia Harrison, compagna e moglie per 27 anni del famoso chitarrista dei Beatles, George Harrison, quale sia stato il “segreto” del loro matrimonio così duraturo e armonioso. 

Lei ha risposto: “Il segreto è non divorziare”.

Ovviamente, aveva pienamente ragione.  Lei e George hanno capito da tempo che c’era qualcosa da curare con attenzione, malgrado problemi e difficoltà occasionali. Qualcosa di più valido e più prezioso di qualsiasi altra cosa con cui avrebbero potuto tentare di sostituirla.

Questa è la semplice verità. Il matrimonio richiede cura e impegno. Ma oggi la maggioranza della gente è abituata ad un mondo “usa e getta”.  Non si ha né la pazienza, né l’intelligenza di impegnarsi a migliorare e, a volte, guarire, il dono più prezioso che due esseri umani possono possedere. Un vero matrimonio non è soltanto, come molti pensano, un frutto dolce da cui succhiare il più velocemente e più egoisticamente possibile e da buttare via una volta assaporato.

Ma che si fa, se si è sposata la persona “sbagliata”? 

Una bella domanda, che rivela l’altro lato della follia degli attuali cosiddetti “matrimoni d’amore”.  Nella palude dell’ignoranza riguardo al vero significato del matrimonio, e dei veri requisiti del compagno, o compagna, che si dovrebbe scegliere per tutta la vita, è facile e ovvio che due giovani si sposino per i motivi sbagliati e con prospettive sbagliate. 

Quando si uniscono, pronunciando anche voti e promesse importanti, due persone che sanno pensare, ragionare, valutare e decidere soltanto superficialmente, è più che probabile che il risultato della loro scelta sia un errore. Ma, fatta a questo modo e con queste promesse, anche la decisione di divorziare e, poi, forse di risposarsi, avrà tutte le probabilità di non riuscire meglio della decisione presa in precedenza.

Nel prossimo post: “È possibile nel mondo di oggi avere un matrimonio che durerà e che diventerà più felice e più benedetto più passa il tempo?”.
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