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Alla fine della nostra prima giornata in America, abbiamo cercato alla TV il telegiornale di Rai1, e l’abbiamo aperto mentre parlavano dell’incidente della nave Costa Concordia all’isola del Giglio. Ovviamente siamo rimasti spaventati da un fatto simile.Si parlava di tre morti e del fatto che i passeggeri scendevano ordinatamente dalla nave, approfittando delle scialuppe di salvataggio e di altre barche che si avvicinavano per caricare i passeggeri. Si aveva l’impressione che si trattasse di una festa al mare, in cui tutti scendevano dalla nave comodamente, ridendo e scherzando. Il TG diceva che più dettagli sarebbero stati disponibili nelle trasmissioni della mattina.
I giorni seguenti e le notizie più complete ci hanno fatto capire che si trattava di una cosa completamente diversa. I giornali di tutto il mondo hanno dato notizie poco lusinghevoli sulla condotta dell’equipaggio e del capitano. E giù condanne e scherzi sugli italiani.
Per ora, in mezzo ai racconti contrastanti e i misteri non risolti, sembra che si riuscirà a chiudere la farsa (niente affatto farsa dato i risultati molto gravi), parlando di “errore umano”.
Difatti, anche la maggior parte degli incidenti stradali sono spiegati come “errore umano”, come pure molti incidenti di aerei e di treni. Ma quanti errori fanno questi poveri esseri umani? Sono proprio pericolosi e inaffidabili!
E tu, combini “errori umani”? Anche le imprese che vanno male, i fallimenti non solo di negozi, ma anche di matrimoni, sono il risultato di “errori umani”.
Le ragazze che si trovano incinte sono il risultato di “errori umani”. Gli incidenti del sabato sera sono i risultati di “errori umani”, i matrimoni infelici, i ragazzi che “mettono male” e distruggono di dolore i loro genitori, sono il risultato di “errori umani”.
E tu, di “errori umani” ne hai fatti? O ne stai commettendo proprio ora? L’apostolo Paolo, nella sua lettera ai Romani, afferma, riguardo agli esseri umani: “Non c’è nessun giusto, neppure uno”. Tutti fanno “errori umani”. “Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio.” “Se uno non sbaglia nel parlare, è un uomo perfetto” (e tale uomo non esiste).
Esiste un solo gruppo di esseri umani che sa come affrontare questo problema universale. Coloro che hanno sperimentato la trasformazione che la Bibbia chiama “la nuova nascita”. Sono a conoscenza di ciò che la Bibbia insegna sul peccato e sugli errori umani che rovinano la vita, che separano le persone l’una dall’altra e che offendono Dio. E cercano di commetterne meno possibile.
Essi poi trovano la soluzione ai loro errori umani in due tempi: primo, confessando i loro peccati a Dio e ottenendo il suo perdono (e, se hanno offeso qualcuno, confessando il loro errore a quella persona, e chiedendo il suo perdono). Non esiste nessuno che non pecchi, ma il riconoscimento dell’errore, e il perdono ottenuto sono il primo passo verso la soluzione.
Il secondo tempo della soluzione è l’impegno nello studio e l’ubbidienza alla Parola di Dio, che lo aiutano a individuare e evitare, cioè non commettere, molti errori pericolosi, molti errori umani che potrebbero essere evitati.
Certamente, confessare i propri peccati e ottenere il perdono, non potrà annullare tutti gli effetti e i risultati tristi che bisognerà accettare, come l’essere una ragazza-madre, come avere causato danni o morte ad altri, come portare nella coscienza, nella mente e forse nel corpo, i segni degli “errori umani” commessi in passato.
Molti dei risultati dell’“errore umano” del capitano della nave Corsa Concordia non si potranno mettere a posto mai, neanche con i 14.000 euro che intendono dare come risarcimento ad ogni passeggero.
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