martedì 5 ottobre 2010

La verità può offendere?

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Al Padre per mezzo di Gesù

Uno degli elementi fondamentali della fede cristiana offende e respinge migliaia di non credenti. E noi, possiamo cambiare questo elemento per non offendere nessuno?

L’offesa di cui parlo è espressa chiaramente nelle parole di Gesù: “Io sono la Via, la Verità e la Vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Vangelo di Giovanni 14:6).

Nelle prime tre brevissime affermazioni, (Io SONO la Via, io SONO la Verità, io SONO la Via), Gesù dichiara l’unicità della sua posizione nella fede cristiana: Gesù stesso è il solo, l’unico, il punto centrale e unico, della fede. E la sua unicità non riguarda soltanto la fede cristiana, ma ogni altra religione del mondo. Non ci sono, né ci possono essere, altri centri, altri dei o altri rappresentanti di Dio a cui gli uomini debbano credere, o per mezzo dei quali debbano cercare Dio.

È inevitabile che tutte le altre religioni della terra trovino queste tre dichiarazioni inaccettabili e offensive.

Ma l’ultima frase del versetto citato è altrettanto offensiva. In essa Gesù dichiara la sua esclusività come unico mezzo per andare a Dio: “Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”. Gesù dice che Egli è l’unica persona a cui ci si può rivolgere per conoscere e vivere in comunione con Dio.

Di conseguenza, è chiaro che Gesù ha dichiarato così che ogni altra fede o religione che vorrebbe far conoscere Dio e permettere all’uomo di avvicinarsi a Lui non solo è inutile, ma è anche falsa. Solo Lui, e nessun altro, può farlo.

A motivo di queste affermazioni di unicità e esclusività, Gesù è stato odiato e ucciso dai capi religiosi del suo tempo. Ed è per questo motivo che i cristiani sono stati odiati e perseguitati dai seguaci di ogni altro tipo di religione da allora fino a oggi.

Sorge, a questo punto, una domanda importante: quanti cristiani, o persone che si dichiarano tali, credono alle parole che Gesù ha dette? Possiamo ignorarle se non ci piacciono?

Non sorprende che esista da molto tempo un certo numero di cristiani, sia cattolici che protestanti, che cercano di evitare l’ira dei membri di altre fedi, affermando che non è vero che Gesù sia l’unico mezzo di salvezza. O Lui ha sbagliato o quelli che hanno riferito e scritto le sue parole si sono sbagliati.

In un recente sondaggio condotto in un gruppo di chiese presbiteriane americane, riguardo a chi potrà essere salvato, si è scoperto che il 39% dei membri crede che solo i seguaci di Gesù possono essere salvati, mentre il 36% crede che si può essere salvati anche senza credere in Gesù. E il risultato dell’indagine fatta fra i pastori è stato peggiore di quella fatta fra le pecore!

Il 35% dei pastori crede che solo i credenti in Gesù saranno salvati, mentre il 45% dei pastori crede che non sia essenziale credere in Gesù per “venire al Padre”.

Tanti si domandano perché valga la pena credere alle parole di Gesù, scritte nella Bibbia, se offendono la gente. Oppure se bisogna credere alla Bibbia perché è Parola di Dio, anche se offende. La verità, quale valore ha per la gente del XXI secolo? Gesù ha detto, come citato sopra: “Io sono la verità”. Tu lo credi?
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