martedì 23 marzo 2010

Chi riderà per ultimo?

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Il global warming fa cilecca


Mentre eravamo in visita in Florida tutti qui, in Italia, ci invidiavano il sole e il caldo famosi di quelle parti, ma noi abbiamo passato laggiù il periodo più lungo di freddo continuo mai registrato. Ora siamo di nuovo a casa nostra, fuori Roma. Qui abbiamo trovato una temperatura di 3 gradi e la prima nostra notte a casa, l’autostrada che prendiamo per andare in ufficio è stata bloccata per tre ore dalla neve a pochi chilometri da noi (fortunatamente nella direzione di L’Aquila, che non prendiamo per andare in ufficio).

Eppure, tutti ci fanno notare, si parla tanto di “global warming”! Forse qualcuno che abita al polo nord avrà trovato questi ultimi mesi più caldi del solito. Ma non era così in Florida. E neanche, mi pare, a Roma.

Comunque, pensiamo a cose più belle. Abbiamo trovato la campagna politica in piena attività. Anzi, in pieno blocco. Ma, che hanno fatto per perdere il diritto di presentare i loro candidati alle elezioni quelli della parte di…?

Si vede che quando i ragazzini cercano di fare lo sgambetto al loro amichevole nemico, le cose si ingarbugliano e tutti rimangono bruciati. O non ho capito nulla?

Ho letto un simpatico libro, nei miei ultimi giorni in America, sull’aldilà, in cui l’autore cerca di convincerci che le cose lassù saranno molto più simili alla nostra vita qui di quanto non crediamo. E, fra le cose che ha affermato è che avremo emozioni, battute e umorismo anche lì. Perché no, egli domanda, se la Bibbia afferma che anche Dio ride?

Sul momento, il riferimento biblico non mi è venuto in mente. Ma, poi, l’ho trovato.

È vero che Dio ride, riderà o, forse, sta ridendo. E di cosa o di chi? Ma proprio dei politici! Non riusciranno mai a realizzare ciò che promettono.

Dio se la prende con i politici e i vari capi delle nazioni che credono di potere fare a meno di Lui e che, perciò, lo escludono dai loro calcoli. Ricordate quando i capi europei hanno litigato per mesi per decidere se l’Europa abbia o non abbia “radici cristiane”? Finalmente, hanno optato per il “no”, pensando di fare dispiacere al Papa (e, difatti, glielo hanno fatto), pur di fare piacere, forse, ai musulmani.

In fondo, i politici odierni hanno un’odio innato di Dio, a meno che non stia buono, non abbia pretese e che, soprattutto, non lasci a loro la guida del mondo. Per i problemi come l’aborto, per esempio, o l’eutanasia o il “matrimonio” fra gay, Dio che c’entra? E, se, per caso, Egli pensasse di entrarci, sarà meglio, secondo loro, che si tolga di mezzo.

È vero, comunque, che il problema non è arrivato al suo momento di soluzione finale, quando Gesù si presenterà come Re della terra, autorità assoluta per diritto divino, e le autorità che si opporranno saranno deposte per sempre (vedi, per esempio, il capitolo 19 dell’Apocalisse, versetti 11 a 21).

Tutto ciò sembra previsto nel Salmo 2, il salmo in cui Dio ride.

“Perché questo tumulto fra le nazioni, e perché meditano i popoli cose vane? I re della terra si danno convegno e i principi congiurano insieme contro il Signore e contro il suo “Unto” (il Messia), dicendo: “Spezziamo i loro legami e liberiamoci dalle loro catene”.

“Colui che siede nei cieli ne riderà; il Signore si farà beffe di loro.” E Dio dirà a suo Figlio: “Tu le spezzerai con una verga di ferro; tu le frantumerai come un vaso d’argilla”.

Per molti, è facile, ora, ridere di Dio e ridicolizzarlo come un buon nonnino, che ha perso il controllo dell’universo, ma che aveva, una volta, delle buone intenzioni. Ma, questa storia è un po’ come quella dell’effetto serra, il global warming: non siamo arrivati ancora alla resa dei conti.

Ancora c’è da vedere chi ha ragione. E chi riderà per ultimo.
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