mercoledì 3 marzo 2010

Alle domande dei curiosi...

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...delle risposte sconcertanti


Mi è successo di sentire una serie di messaggi biblici qui negli Stati Uniti, in queste ultime settimane, su un argomento di cui sento parlare poco in Italia. Sarà un argomento a cui pochi credono (anche se professano fermamente di crederci)?

Sì, penso che la gente ci crede poco o niente. Certamente, nessuno, o quasi nessuno, ne tiene conto mentre si occupa della propria vita e del suo avvenire.

Verso la fine del suo ministero sulla terra, Gesù ne ha parlato diverse volte. Tante volte, infatti, che i discepoli sono stati prima increduli, e poi curiosi. Cosa voleva dire Gesù? Come poteva succedere?

Alla fine, hanno deciso di fargli una domanda, anzi tre. Prima, gli hanno domandato: “Quando succederanno queste cose strane che tu hai profettizzato?”. Aveva parlato loro di avvenimenti sconvolgenti come la distruzione del grande tempio di Gerusalemme, di cui tutti gli Ebrei erano estremamente orgogliosi.

Gesù aveva parlato di un suo prossimo allontanamento dalla terra, ma ha detto anche che sarebbe tornato. Come era possibile per una persona lasciare la terra e poi tornarci? E, poi, l’ultima domanda: “Come possiamo sapere quando verrà la fine del mondo?”.

Domande importanti, su avvenimenti quasi incredibili. Come ha risposto Gesù?

Egli ha dato loro due risposte che potevano sembrare contenere una contraddizione.

Egli ha detto, per prima cosa, che nessuno poteva sapere, o prevedere, l’anno, il mese o l’ora in cui questi turbamenti e disastri sarebbero avvenuti. Ma, poi, li ha avvertiti che, malgrado non potessero sapere quando sarebbero succesi, era essenziale che fossero sempre pronti. Era una contraddizione?

Gesù ha racconato ai discepoli delle parabole per dimostrare come fosse più che probabile che la gente non sarebbe stata pronta per ciò che doveva succedere e che ne avrebbe pagato le terribili consesguenze.

Per te, come pensi che andrebbero le cose se il mondo finisse fra, diciamo, tre giorni e tu dovessi dare un ragionevole conto per difendere la tua vita, le tue abitudini, e le tue mete, a Dio? Dio che è perfettamente buono, perfettamente giusto e perfettamente a conoscenza di tutto ciò che ti riguarda, dai tuoi pensieri a tutto quello che nessuno altro sa.

Ti approverebbe? Ti loderebbe?

Beh, io ho ascoltato questi messaggi che trattavano degli insegnamenti di Gesù nel Vangelo di Matteo, capitoli 24 e 25, e ne sono rimasto profondamente colpito, sia per ciò che mi riguarda personalmente, sia per ciò che riguarda la mia famiglia e i miei tanti amici. Tanti amici cari come fratelli e sorelle. Tante persone che non so come se la caverebbero davanti al giudizio di Dio sulla loro vita.

Ed è proprio questo il punto. Il punto di ciò che Gesù diceva ai suoi discepoli, i quali affermavano di avere lasciato tutto per seguirlo. Di lì a pochissimi giorni, sarebbero cominciate a crollare tutte le loro sicurezze. Gesù sarebbe stato catturato, processato e ucciso. Loro stessi si sarebbero nascosti per paura di finire allo stesso modo. Non era un bel quadro.

E come l’avrei affrontato io? E come affronto la vita oggi, che le profezie del ritorno di Gesù e del suo giudizio si devono ancora avverare? Quando? Forse domani. E tu?

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