martedì 5 marzo 2013

I bambini sono spesso incontentabili


Forse tu sei come uno di questi bambini

Ballare, non volevano, ma neanche piangere. Gesù ha descritto così un gruppo di bambini incontentabili.

Due giochi dei bambini nei villaggi ai tempi di Gesù erano ballare, se qualcuno suonava il flauto, o fare finta di piangere se gli altri cantavano un canto funebre.

Nei vangeli Gesù ha raccontato questa piccola storia dei bambini incontentabili per fare capire che, in verità, i capi religiosi erano così. Qualunque cosa Gesù facesse, secondo loro, non andava mai bene.

Erano esattamente come la gente di oggi: si critica tutto e tutti, i vicini di casa, i politici, la salute pubblica, i commercianti.

 Purtroppo, è così anche nelle chiese. La gente insoddisfatta a casa e al lavoro, porta le sue frustrazioni personali nelle chiese, causando grande disturbo e confusione e, soprattutto, offendendo Dio. Tu fai così?

Invece di criticare chi predica o perché la tira troppo in lungo, o usa parole troppo difficili, o non si capisce cosa vuol dire, o ha la moglie e i figli che sbagliano pure loro, ti propongo una soluzione. Puoi usare il tuo tempo, anziché a criticare, a pregare per lui e per la sua famiglia. E ricorda che spesso, quando la gente dice che prega per qualcuno che ha criticato, non prega affatto. Soltanto, invece di criticarlo coi parenti o con altri fratelli, lo critica davanti a Dio. E lo chiama pregare! Tu fai così?

Certa gente crede di avere tanta ragione e di essere tanto nel giusto, da avere il diritto di criticare gli altri. Al contrario, chi critica non è MAI nel giusto, anche nel caso che le sue critiche siano giuste e rispondano a verità. Non è mai nel giusto perché Dio ha comandato di amarci gli uni gli altri, e non ha mai comandato di criticarci gli uni gli altri. Tu fai così?

Secondo Gesù, chi critica è cieco, presuntuoso e orgoglioso. “Quando l’ha detto?” mi domandi. L’ha detto quando ha affermato che chi critica un altro, fa tante storie per un bruscolo che è nell’occhio del suo fratello mentre non si rende conto, o nega, di avere una trave nel proprio occhio. Tu fai così?

In questi casi, sono la chiesa di Gesù Cristo e la sua testimonianza alla gloria di Dio quelle che ci vanno di mezzo, perché le critiche sono una delle cause della debolezza della chiesa e della mancanza di unità dei credenti. Perché? Perché Gesù ha insegnato che il mondo riconoscerà le origini sovrannaturali della chiesa quando vedrà quanto i fratelli si amano fra di loro. Ma non ha mai detto che il mondo riconoscerà le origini e la potenza spirituale della chiesa quando si renderà conto di quanto i credenti siano capaci di criticarsi fra loro. Tu fai così?

La trasformazione positiva di una chiesa e la sua purificazione non cominciano quasi mai dal ravvedimento di tutti i suoi membri e dalla santificazione del corpo intero. Allora è una causa già perduta? Cosa fare? Semplice.

Gesù ha insegnato che Dio ascolta e esaudisce le preghiere anche di una persona sola, se questa entra nella solitudine della sua cameretta e prega in segreto, con umiltà e perseveranza, proprio per l’opera che Dio vuole fare. La trasformazione di una chiesa può avvenire senza liti e prediche infiammate. Se tu pregherai fedelmente, Egli farà il resto. Egli convincerà un altro fratello a cominciare a pregare per la stessa cosa. Poi, un altro e un altro ancora. E ogni fratello che prega comprenderà che il risveglio deve cominciare da lui. Confesserà i suoi peccati, il suo orgoglio e il suo spirito di giudizio e di condanna e li abbandonerà. Tu fai così?

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