Ma altri ricevono da Dio la
guarigione
Molte delle persone rinomate nel mondo della scienza dichiarano
che non vedono né credono a nessuna verità al di fuori delle scoperte della
scienza.
La loro fama nel campo degli studi scientifici, la loro
importanza nel campo della ricerca e dell’insegnamento universitario
garantiscono che le loro opinioni saranno notate e ripetute sugli organi
d’informazione planetari, e che pochi vedranno il bisogno o avranno il coraggio
di mettere in dubbio ogni loro parola.
Ma questo fatto, che sembra incomprensibile alle persone
che non ci hanno mai dato molto pensiero, può creare confusione o, addirittura,
vergogna della propria ignoranza fra alcuni credenti. È un problema che Gesù ha dovuto affrontare
durante il suo ministero e mettere in luce per spiegare come mai delle persone
istruite e informate non credono alle verità bibliche e spirituali.
Spesso Egli ha dovuto affrontare l’opposizione e la
derisione delle persone più quotate del suo tempo, quotate come esperte
autorità in questioni religiose.
Sembrava strano a molti che i suoi insegnamenti non fossero accettati e
condivisi dagli uomini ritenuti più intelligenti e preparati per discutere e
capire le verità religiose.
Ma, più di una volta, Gesù ha spiegato questo contrasto
con queste e altre parole simili:
“Gesù disse: «Io sono venuto in
questo mondo per fare un giudizio, affinché quelli che non vedono vedano, e
quelli che vedono diventino ciechi». Alcuni farisei, che erano con lui, udirono
queste cose e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?» Gesù rispose loro: «Se
foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: "Noi
vediamo", il vostro peccato rimane” (Giovanni
9:39-41).
Gesù spesso parlava in questo modo, piuttosto
enigmatico, ma era sempre pronto a spiegare cosa intendeva. La sua venuta sulla terra in forma umana era,
secondo il piano di Dio, l’evento che avrebbe rivelato quali fossero i veri credenti
in Dio e chi era umile, sottomesso alla sua Parola e desideroso di imparare di
più. Avrebbe inoltre smascherato che quelli
che erano considerati non solo credenti, ma anche esperti professori di religione,
in realtà, a motivo del loro orgoglio e mancanza di rapporto personale con
Dio, erano i suoi nemici.
Nelle parole citate sopra, Gesù ha detto, per prima
cosa, che era venuto in terra per fare un giudizio. Quelli che avrebbero creduto
in Lui avrebbero trovato la fede, la gioia, la speranza per il futuro che era
venuto per dare. Invece, quelli che, malgrado i miracoli che Egli faceva e che
loro stessi vedevano, e che, nonostante i suoi insegnamenti di amore e di
perdono, sceglievano di NON credere in Lui, avrebbero avuto come prima condanna,
il fatto di rimanere ciechi. Ciechi per quanto riguardava il significato e la
potenza di suoi miracoli e delle sue parole. Professavano di essere degli
eccezionali vedenti spirituali,ma erano ciechi e ciechi rimanevano.
Così oggi, spesso le persone rispettate e osannate
per la loro conoscenza scientifica professano di avere una visione perfetta, ma
non sono capaci di “vedere” le realtà spirituali che Gesù ha rivelate né le
verità spirituali che Gesù ha insegnato, poiché rifiutano la grazia che Dio
offre loro.
Ai tempi di Gesù, i non-vedenti spirituali si
vantavano della loro sapienza superiore a quella dei credenti. Li disprezzavano
e li prendevano in giro proprio perché, essendo loro stessi non-vedenti, ciechi
per le cose di Dio, credevano, però, di “vedere” la verità. Gesù disse loro, nelle parole citate più sopra,
che, proprio a motivo del loro orgoglio e limiti carnali, non avrebbero potuto
vedere e riconoscere la verità.
È una realtà ancora oggi che esistono ciechi e
vedenti spirituali. Quelli che si
riconoscono come “ciechi” e bisognosi della guarigione spirituale che Dio può
offrire, ricevono la guarigione e la vista di grandi e bellissime verità
spirituali. Chi, invece, professa e si ostina a dire che conosce e “vede” tutto
ciò che c’è da vedere, senza accettare
la verità di Dio, continua nella sua cecità.
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