Anche tu?
Ascolti le notizie? Guardi i TG? Cosa pensi della strada che il governo sta seguendo e di dove andremo a finire?
È
arrivato un “salvatore” sul cavallo bianco e tutti prevedevano tempi di abbondanza
e giorni di gaudio. Ora anche il “salvatore/professore” ha dovuto smontare da
cavallo e, dagli angoli della strada, cercare di ingabbiare gli “evasori” che
stanno distruggendo l’Italia con i loro miliardi illegali.
Ma,
intanto, la Grecia
va in fiamme, un mese sì e un mese no, e la Germania si tiene stretti i suoi
beni. La “signora forte” si è dimostrata
più furba dei politici che desideravano garantirsi che lei fosse dalla loro
parte.
Mi
ricorda quello che ho sentito anni fa, durante un’intervista ad un consulente
famoso, richiesto in ogni angolo del globo per la sua capacità di dare consigli
su tutti i problemi del momento.
Egli diceva:
“Hai presente quando i figli di una famiglia per bene vanno fuori controllo? I genitori cercano una soluzione per riportarli in riga, ne parlano con ansia e panico, ma non hanno nessuna buona idea su come fare. Non riescono a controllare i loro figli.“È un po’ la stessa cosa quando mi trovo in mezzo ai capi di stato. I giornali parlano dei nostri incontri e della soluzione dei problemi internazionali più caldi, ma non sanno che anche noi, quando ci incontriamo, non sappiamo che pesci pigliare. Certamente, alcune azioni potrebbero risolvere alcuni problemi, ma scegliendo quelle, ci apriremmo ad altri problemi peggiori. Non esistono soluzioni ai problemi della politica mondiale, della finanza internazionale, degli stati canaglia e degli armamenti che potrebbero distruggere tutto il mondo in pochi minuti.“Nessuno osa prendere il toro per le corna e cominciare una sana pulizia delle ingiustizie commesse dai capi di stato banditi e ladroni, dai ricconi che possono far cadere un governo con una mossa nascosta sui mercati finanziari. Per i problemi grossi, ci troviamo tutti con le mani legate e la sola speranza è quella di riuscire a campare.”
Confesso
che per me era una grande delusione. Io avevo immaginato (o, forse, sperato)
che i capi sapessero cosa stavano facendo e, mettendosi d’accordo, trovassero
sempre la soluzione migliore per i mali del mondo. Però, alla fine, sono solo
uomini (e qualche donna) anche loro e i problemi di un mondo andato ai pazzi
sono molto più grandi di loro e dei loro cervelli.
Mi
ricordano le parole di Dio nel Salmo 2: “Colui che siede nei cieli ne
riderà; il Signore si farà beffe di loro. Egli parlerà loro nella sua ira,
e nel suo furore li renderà smarriti.
Tu spezzerai le
nazioni con una verga di ferro; tu le frantumerai come un vaso d'argilla. Ora, o re, siate saggi;
lasciatevi correggere, o giudici della terra” (Salmo 2,
versetti 4,5,9,10).
L’unica
soluzione politica, morale, economica possibile per i problemi del peccato, dell’orgoglio
sfrenato, della crudeltà, dell’egoismo, dell’ingiustizia di questo mondo sarà
l’intervento di Dio e quel giorno certamente verrà. Non c’è bisogno di cercare di interpretare
ogni profezia, di capire ogni riferimento simbolico, di proporre date calcolate
a sproposito, per sapere con certezza che il piano di Dio è quello di prendere Lui
in mano il mondo e di giudicare ogni male, di punire ogni ingiustizia e di
permettere agli uomini di vivere in pace sotto il suo dominio benevolo e
perfetto.
Quale
responsabilità lasciano a noi ora la nostra fede e questa certezza futura? Infischiarci dei problemi del mondo? Tentare di isolarci in comunità
perfette? Accettare il mondo come lo
troviamo e cercare di barcamenarci alla meglio fra gli ostacoli e le delusioni della vita quotidiana?
Ne vedo
almeno tre:
1. Consultare e esaminare la Bibbia e poi applicarla
alla nostra vita il più precisamente possibile, per portare, con le nostre
parole e il nostro comportamento, quella testimonianza alla luce di Dio per cui
Egli ci ha chiamati e risuscitati a una vita nuova guidata dallo Spirito Santo.
2. Denunziare il male e cercare con
amore e compassione di aiutare le persone sofferenti e calpestate da questa
società, anche fisicamente e materialmente quando ne abbiamo la possibilità,
come espressione visibile dell’amore di Dio verso l’umanità che Egli ha creata
e che non ha dimenticata.
3. Usare le capacità e i doni che Dio
ci ha dati per annunziare la “Buona Notizia” della salvezza più chiaramente e
più largamente possibile.
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