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Ma chi sto ingannando?
Ho sfogliato la Bibbia, molto consumata dal tempo e dall’uso costante, di mio padre, che è morto nel 1985. È una Bibbia che gli era stata donata nel 1952 da un fratello in Cristo, che aveva accettato il Signore per mezzo della testimonianza di mio padre, nel 1949.
Un prezioso ricordo della vita e del pensiero di un uomo di Dio, che ha servito il Signore per tanti anni, più o meno dal 1925, quando si è convertito fino al 1985, quando il Signore lo ha chiamato al riposo celeste.
Un versetto sottolineato in quella Bibbia ricorda un principio che Papà riconosceva come valido per sé e per ogni credente.
“L’Eterno disse a Samuele: Non badare al suo aspetto né alla sua statura, perché io l’ho scartato: l’uomo guarda all’apparenza, ma il Signore guarda al cuore” – 1 Samuele 16:7.
Si trattava della scelta del prossimo re di Israele e Dio spiegava al profeta Samuele la qualifica più importante: lo stato del cuore del candidato alla guida del regno.
Tu vivi, e tutti viviamo, nell’epoca della corsa sfrenata all’apparenza. Apparire, vestirsi, pettinarsi, curare il fisico secondo la moda è la misura del ragazzo, della ragazza, dell’uomo e della donna, della persona di successo.
La persona più sciocca, la persona più pericolosa, la persona più corrotta spesso riesce a guadagnarsi fama, soldi, seguaci e posizione curando solo il suo modo di presentarsi, di apparire.
Questo ci pone due domande urgenti e fondamentali. Primo, sto scegliendi i miei amici, forse il mio futuro marito o moglie, le persone che stimo e approvo sulla base delle apparenze, solo su ciò che sembra attraente, ma che è superficiale, un “vestito” che questa persona porta per nascondere ciò che è dentro?
E la seconda domanda è ancora più importante: io sto imparando, e cercando, di creare una bella facciata, di apparenza fisica, di personalità accomodante e gentile, per guadagnarmi l’approvazione degli altri e per fare carriera?
Questo difetto morale esiste e regna in ogni campo della vita. Affetti, amicizie, lavoro, scuola. E perfino in chiesa. I giovani sono particolarmente attratti dalle apparenze, perché questo è il valore che vedono e apprezzano nello sport, nello svago, nella televisione.
Ma è possibile, per un credente sincero, ammirare e imitare il cantante, l’attore, lo sportivo, il politico o la persona di successo senza tenere conto del suo “cuore”? Senza rendersi conto e tenere conto della sua moralità, nei rapporti con gli altri, nel parlare e agire, nei rapporti sessuali, nel lavoro e nelle mete che si pone?
Sei pronto ad esaminarti fino in fondo per sapere se cìò che ti importa in una persona, e anche in te stesso, è veramente ciò che Dio vede e approva?
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martedì 1 giugno 2010
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