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Quali sono le parole giuste?
Per prima cosa, come abbiamo visto nei post precedenti, l’amore non si salva con una dieta di parole “marce”, ricuperate dalla spazzatura. (Controlla i due post recenti).
In questo campo, la dieta giusta è essenziale. Gesù ha insegnato che tu dovresti donare a tuo marito o a tua moglie esattamente ciò che tu vorresti ricevere. Niente di più, perché mescolare le parole donate da Dio con le tue potrebbe causare una disastrosa indigestione. Niente di meno, perché, se tu non dici le parole che Dio vorrebbe mettere nella tua bocca come benedizione, stai strangolando il tuo matrimonio con le tue stesse mani.
In Efesini 4:29, Paolo ha detto che servono parole “buone”, che “conferiscono grazia”, parole che “edificano” tuo marito o tua moglie e perciò edificano anche il tuo matrimonio.
Parole che edificano, che inseriscono la grazia di Dio nel matrimonio, dove le troveremo? È ovvio, le troveremo nella Parola di Dio.
Le parole che edificano sono le parole che riconoscono come Dio sta operando in voi, particolarmente nel tuo coniuge, per il bene del vostro matrimonio. Edificano le parole di lode che tu dici per ringraziare tuo marito o tua moglie, per qualcosa che ha fatto e che Dio indica come suo compito specifico.
Forse ora vorresti dire: “Ecco il problema: mio marito, o mia moglie, non fa nulla per salvare e migliorare il nostro matrimonio!” Pensi di risolvere così il problema? Niente affatto.
Hai solo dimostrato che stai resistendo alla volontà di Dio e che non vuoi neanche metterti a riflettere sui compiti e le responsabilità dei coniugi, secondo la Bibbia.
Quando il matrimonio non va bene, i coniugi spesso passano molto tempo a rimuginare su tutte le cose che l’altro dovrebbe fare, che non fa o fa male. Certamente, non vogliono “perdere il loro tempo” a cercare inutilmente qualcosa da lodare!
Ti sfido a metterti seduto, prendere carta e penna e scrivere 10 cose che tuo marito, o tua moglie, fa che contribuiscono al bene del vostro matrimonio. Nota, non ho detto: “10 cose che fa perfettamente” né “10 cose che fa sempre”. Se non trovi 10 cose, perché sei pigro o perché non sei abituato a pensare bene del tuo coniuge, comincia almeno con tre!
Ecco il tipo di cose da notare. Lui lavora forte per provvedere alla famiglia. Lei prepara i vestiti puliti per la famiglia. Lui mi ringrazia quando faccio il suo piatto favorito. Mi aiuta con le spese. Risponde al telefono quando sono occupato. Dimostra pazienza con i bambini.
Insomma, cercando e notando le cose anche piccole o scontate, non mancheranno dei motivi per cui ringraziare Dio del comportamento del tuo marito o di tua moglie. E sono anche cose importanti da comunicare all’altro, perché sono state notate, apprezzate e sono motivi di gioia.
Ogni volta che tuo marito o tua moglie si comporta secondo un insegnamento biblico, che se ne sia reso conto o no, e anche, che sia credente o no, quell’atto e quel momento possono essere riconosciuti e “benedetti” per mezzo di una semplice parola di ringraziamento, a voce alta per il coniuge, e con cuore silenzioso, ma riconoscente verso Dio.
Ma, la settimana prossima parlerò degli effetti meravigliosi che una parola giusta, detta per onorare Dio, porterà negli anni futuri. È un grande investimento che porterà molto frutto.
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mercoledì 12 maggio 2010
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