martedì 9 febbraio 2010

Ciò che si può imparare

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Nelle prove e problemi della vita


Nei precedenti post, ho spiegato due cose importantissimi per permetterci di vivere nella fiducia e nella vittoria sui nostri problemi.

Primo, i problemi fanno parte inevitabili della vita umana.

Secondo, il credente può scoprire dei tesori della sua fede e del suo rapporto con Dio soltanto attraverso i suoi problemi che affronta.

Allora, è importante cercare di vedere, in mezzo ai problemi, cosa Dio ci vuole insegnare e qual è il modo giusto per imparare queste cose. Così non ci lamenteremo più, ma troveremo che sia possibile, in mezzo ai problemi e le sofferenze realizzare tre cose: 1) Possiamo godere la gioia del Signore perché non siamo mai abbandonati né provati al di là della forza che Dio ci dà per sostenere le prove; 2) Sapremo che le prove e le difficoltà sono, nel piano di Dio, un mezzo per rimuovere in noi, cioè nella nostra personalità, le cose che non piaciono al Signore,e 3) Impareremo a testimoniare potentemente della grazia e dell’amore di Dio proprio quando siamo in situazioni difficili.

Pensiamo, allora, a ciò che il Signore può fare di positivo nella nostra vita attraverso le prove, le difficoltà e le sofferenze.

  1. Può smorzare in noi le ambizioni umane di piaceri, benessere e successo in questo mondo
  2. Può bruciare in noi le scorie dell’egoismo
  3. Può abbassare il nostro orgoglio per renderci umili
  4. Può farci perdere la fiducia nelle nostre decisioni per ubbidire più pienamente a lui
  5. Può rivelare il male e la malignità che esistosno nel nostro cuore
  6. Può aiutarci a vedere le nostre colpe, debolezze e macchie
  7. Può insegnarci la pazienza e la sottomissione
  8. Può disciplinare le nostre impulsività e entusiasmi nocive
  9. Può approfondire e arrichire le nostre qualità spirituali
Ma, come fa Dio a portare tanto bene dalle nostre prove, le nostre debolezze, i nostri errori, le nostre sofferenze. Certamente non succede di solito soltanto per caso.

Come disse l’apostolo Paolo, la nostra prima reazione alle prove è spesso il dolore e credere che Dio non ci tratta giustamente. E, come fece l’apostolo Paolo, chiediamo di essere liberati da tutte le cose e le situazioni che non ci piacciono.

Probabilmente, soltanto in un secondo tempo, con l’aiuto dello Spirito Santo, saremo pronti ad esaminare noi stessi e pregare a Dio di rivelarci cosa vuol togliere e cosa vuol cambiare nella nostra personalità. Nell’afflizione, gli domanderemo di darci la forza di desiderare ciò che Egli desidera per noi e non la nostra volontà.

Quando gli Ebrei soffrirono per la loro infedeltà e piangevano a Dio, Egli rispose: “Io so i pensieri che medito per voi”, dice il Signore: “pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza” (Geremia 29:11).

Il piano di Dio per la tua vita non è di farti soffrire e subire ingiustizie, ma di curarti e guarirti, attraverso le esperienze della tua vita. Sei capace di fidarti di Lui?

Come fanni i chirurghi, quando il paziente ha un cancro, un male che lo rende poco attraente, poco utile, poco felice, anche il Signore usa il bisturi. Taglia per guarire. Fidati di Lui.

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