martedì 24 febbraio 2009

Non amo più mia moglie – 4.a parte

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LA SOLUZIONE PEGGIORE: IL DIVORZIO IN CASA

Molti coniugi che non hanno più nulla da dirsi, che vedono l’amore come un ricordo distante e il loro matrimonio un fallimento, rifiutano il divorzio e decidono di continuare la convivenza malgrado tutto.

I loro motivi sono tanti, il loro ragionamento corrisponde ai fatti, il loro cuore è vuoto e la speranza è soffocata dalla rinunzia. Ognuno fa la propria vita, passano meno tempo possibile insieme, non si parlano e non si toccano. È vivere questo?

Questo è il divorzio in casa, che gli “sposi” spesso cercano di nascondere ai parenti, ai vicini e agli amici.

È possibile che, sotto le ceneri di un matrimonio bruciato, che non riscalda più, vi sia ancora qualche scintilla nascosta e trascurata? In generale, gli sposi divorziati in casa non lo credono e anche l’idea dà loro fastidio, perché preferiscono non pensarci, non sperare, non ferirsi di nuovo. Ma io, nei miei tanti anni di consulenza matrimoniale e spirituale, ho imparato che è quasi impossibile che non ci sia ancora qualche scintilla che, giustamente scoperta e curata, potrebbe riaccendere una vita matrimoniale matura, felice e molto migliore di quella giovanile che è fallita.

Per tentare il ricupero, sarebbe molto importante che tutti e due i coniugi lo desiderassero, pur avendo forse dei dubbi sulla riuscita. Comunque, a volte, può bastare che uno solo ci creda e si impegni, senza aspettare o insistere che l’altro faccia dei passi che non è pronto a fare.

Scoprire come è possibile amare sinceramente e nella pratica un coniuge, che ci ha offeso e emotivamente abbandonato, è molto importante. Si tratta non di illusioni o di sogni futili, ma soltanto di imparare cos’è il vero amore e come si manifesta.

Coniugi che non comunicano più, anzi, che non hanno mai sperimentato una vera, profonda e soddisfacente comunicazione, possono cambiare, se lo desiderano, e imparare come ascoltare e incoraggiare l’altro.

Le offese peggiori, il tradimento fisico e emotivo, la perdita di rispetto e la paura di finire peggio possono essere superati con l’applicazione di un semplice, ma difficile, principio che è alla base della convivenza umana e sociale.

Di questo e di molto altro parlo nel mio libro, “Liberami, Signore, dal divorzio nascosto!”, che propone 16 soluzioni ai 16 problemi più difficili e pericolosi del matrimonio. Ovviamente, non propongo soluzioni miracolose a chi non ne vuole sapere, ma insisto che i matrimoni infelici e apparentemente finiti possono essere guariti e migliorati se uno lo desidera ed è pronto a fare i passi necessari. Passi che chiunque può fare.

Clicca qui accanto, sulla copertina del libro dal titolo “Liberami, Signore, dal divorzo nascosto!” e potrai decidere se lo vuoi leggere per capire di più.

Il matrimonio riuscito è il più grande tesoro che la vita umana ci possa offrire e vale la pena lavorarci per renderlo sempre più appagante e felice. Dopo quasi 53 anni di matrimonio (con Maria Teresa, di cui puoi leggere il blog, dal titolo “langolodimariateresa” a blogspot.com), posso garantire che chi segue i principi fondamentali descritti nella Sacra Bibbia potrà godere un matrimonio che diventa sempre più felice e soddisfacente col passare del tempo.

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