martedì 30 dicembre 2008

Inizio o fine?


Il 2009 ci cambierà la vita

Cosa cambierà, come cambierà la tua vita nell’Anno Nuovo? Saranno più apprezzate le cose che cominciamo o quelle che finiscono?

Inizierà o finerà una grande prova?

Inizierà o finirà un grande amore?

Inizierà o finirà un lavoro?

Forse inizierà o finirà un matrimonio.

Infatti, non vi è nulla che non ha una fine e un principio. Anche la vita stessa. Chi nasce ha già il suo destino scritto: morirà.

Eppure, è stato Gesù a affermare la possibilità di interrompere questa catena spaventosa delle cose inevitabili.

Ecco una citazione delle parole di Gesù, presa dal vangelo del suo apostolo, Giovanni: “In verità, in verità vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede a Colui che mi ha mandato ha la vita eterna e non viene (o non verrà) in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita”.

“Vita eterna!” Logicamente, se è eterna, non avrà mai fine. La vita senza fine. Allora esiste una realtà che non è sottomessa alle leggi naturali.

Non tutte le persone hanno questa vita. Altrimenti Gesù non avrebbe spiegato il modo per riceverla. Infatti, è un dono di Dio a quelle persone che hanno “ascoltato”, non come funzione fisica ma come comprensione spirituale, le sue parole, le parole di Gesù. E di conseguenza, hanno prestato fede a ciò che la Bibbia spiega sul significato e scopo della sua venuta e l’opera di riconciliazione fra Dio e l’uomo che avrebbe compiuto, morendo sulla croce. Queste parole descrivono la tua relazione con Dio oggi?

La vita eterna, secondo la Bibbia, non comincia quando moriamo, ma quando abbiamo ascoltato e creduto alle autentiche parole di Gesù. La vita naturale comincia e finisce sulla terra. Anche le persone che, per grazia di Dio, possiedono la vita eterna, passeranno attraverso la morte fisica. Ma, perchè hanno la vita eterna, la morte fisica sarà in realtà soltanto il momento del passaggio dalla vita fisica al pieno godimento della vita eterna alla presenza di Dio.

Cos’è la vita eterna? Non significa soltanto vivere una vita che non finirà più, ma godere la comunione con Dio ora sulla terra e, poi, senza fine nel paradiso eterno.

Cosa cambierà per te nel 2009? Tu potresti comprendere e entrare nella realtà della vita eterna, l’unica cosa che comincerà in un momento preciso, ma che non finirà mai.

Se vuoi comprendere meglio, mandami una nota, clicclando sulla frase qui sotto, “Il tuo parere”, e ti spedirò gratituamente una spiegazione più completa.

Buon anno!

martedì 16 dicembre 2008

Il bambino atteso… da secoli


Ecco le profezie misteriose

Secoli prima che nascesse, di lui si sapevano almeno tre fatti:
  1. Primo, sarebbe stato un discendente di un grande re, con diritto al suo trono,
  2. Secondo, sarebbe nato in un piccolo villaggio di cui si sapeva anche il nome,
  3. Terzo, più incredibile di tutto: sarebbe nato da una vergine, senza un padre umano.

Ma, altrettanto incredibili sono i quattro titoli che avrebbe portato, titoli che nessun uomo prima di lui aveva mai osato usare.

Eccoli:

Consigliere ammirabile, cioè Colui che può pianificare, decidere, guidarti in modo meraviglioso, sovrannaturale, perciò è un Consigliere che suscita meraviglia per la perfezione dei suoi piani. Non servirebbe nella tua vita complicata, e forse caotica, un consigliere savio?

Dio potente, il bambino nato in una stalla era annunziato secoli prima come la manifestazione in carne e ossa della divinità onnipotente. Perciò, non è soltanto savio ma anche sovrano dell’universo. Conoscerlo personalmente è un privilegio impagabile.

Padre eterno (o dall’eternità), Egli ha affermato di essere stato uno, una sola cosa, col suo Padre celeste, da tutta l’eternità. Perciò può stabilire una relazione personale, intima con le persone che lo cercano e lo trovano. Non sarà mai tolto dalla tua vita, se lo vuoi.

Principe della pace, solo Lui puo portare la vera pace nel mondo e nelle tue relazioni con altri e con Dio. Avrai nel tuo cuore una pace che significa non solo assenza di conflitti, ma anche benessere, realizzazione, tranquillità malgrado tutto.

È chiaro. Tanta gente pensa che si tratti di fantasia, leggenda, frutto di menti psicologicamente instabili. Lo pensano perché non Lo conoscono. Perché non è ancora entrato nella loro vita amorevolmente, dolcemente e potentemente.

Ma questo, in realtà, è il vero significato della nascita di quel bambino a cui la madre e Giuseppe, suo marito, hanno dato il nome Gesù, che significa “salvatore”.

Da duemila anni si parla di Lui, si scrive di Lui, si crede in Lui come a nessuna altra persona mai vissuta. Non è vero che milioni di persone si sono sbagliate, ingannate, innamorate di un fantasma.
Al contrario, quando si sono trovate in difficoltà, perseguitate e portate alla morte, non solo non lo hanno rinnegato, ma hanno testimoniato che Egli era con loro, e che sarebbero state con Lui per sempre. Era o non era il Padre dell’eternità, il Dio sovrano, il Consigliere perfetto?

Egli non ha fondato una setta, non ha creato una religione, non ha lasciato dietro a sé una gerarchia. Egli ha detto che era la Porta che permetteva di giungere al Padre.

Ha affermato di essere la via, la verità e la vita e che nessuno sarebbe andato al Padre se non per mezzo di Lui.

In questa stagione, mentre tutti ne parlano, vorresti capire di più? Se mi scrivi, ti manderò un aiuto per conoscerlo personalmente.

mercoledì 10 dicembre 2008

Lo sai quando è “nato” il sole?

Secondo la mitologia romana,

il sole, mai vinto dal buio dell’inverno (sol invictus), rinasceva ogni anno il 25 dicembre, e l’imperatore Costantino dichiarò questo giorno come la data in cui celebrare la nascita di Gesù. Così si stabiliva come religione di stato il cristianesimo e la nascita del sole (Natalis solis invicti), molto celebrato nell’impero romano, come il giorno della nascita del Salvatore.

Questo fatto della storia antica interessa poco ai milioni di cristiani, più o meno paganizzati, che celebrano il Natale oggi. La crisi attuale attenuerà, forse, le spese per regali, viaggi e cenoni, ma la festa sarà goduta nella sua pazza corsa al consumismo.

Per questo motivo, molti cristiani evangelici preferiscono ignorare totalmente sia la data sia le pratiche tradizionali, per non compromettersi con le origini e pratiche pagane.

Così, credo, perdono una possibilità di godere il grande dono di Dio alle sue creature, suo Figlio, Salvatore e Liberatore degli schiavi del peccato, delle tradizioni, delle superstizioni, e delle usanze religiose e non, che fanno parte della stagione.

L’annunzio della nascita di Gesù, fatto da Isaia settecento anni prima dell’avvenimento, parlava di una grande gioia che sarebbe venuta alla gente che camminava nelle tenebre e nell’ombra della morte. Il bambino che sarebbe nato, il figlio che sarebbe dato agli uomini non era solo figlio di Maria ma anche il Figlio di Dio, i cui titoli divini sono elencati nel capitolo 9 delle profezie di Isaia.

Lo stesso fu l’annunzio ai pastori, che erano nei campi con le loro pecore, la notte in cui Gesù è nato a Betlemme. Un angelo disse: “Non temete, perché ecco, vi reco il buon annunzio di una grande allegrezza che tutto il popolo avrà; oggi, nella città di Davide, vi è nato un salvatore, che è Cristo, il Signore” (Vangelo di Luca, 2:10,11).

Dov’è questa grande gioia, questa grande allegrezza nel popolo di Dio, che vuole evitare ogni compromesso con il paganesimo? Mi sembra che abbia buttato via il bambino con l’acqua sporca del suo bagnetto; cioè, per non bere l’acqua sporca delle tradizioni carnali ha buttato via la causa della grande gioia che Dio ha portato a tutti i popoli: la nascita di suo Figlio, il Salvatore.

Certamente, tutti i credenti evangelici sanno che il 25 dicembre non ha niente a che fare con la nascita di Gesù. Ma sanno anche che milioni di italiani credono che Gesù sia nato in quella data tradizionale e credono, anche, di fargli onore con le loro feste.

Non è possibile per i credenti, che conoscono il Bambino nato a Betlemme, improvvisare un mezzo, mille mezzi, per onorare il loro Salvatore con grande gioia e condividere questa gioia con i loro vicini? Non è necessario forzare la propria coscienza a fare ciò a cui non si crede, per rallegrarsi della grande verità della venuta del Salvatore.

Per me, i credenti che si sforzano a NON rallegrarsi, a NON dimostrare nessuna gioia e evitano, con grande cura, di parlare della nascita del Salvatore in questa stagione fanno molto male. Non parlare con grande gioia, proprio ora, di Colui che è nato in una stalla per salvare gli uomini dai loro peccati, è un errore più grande di quello dei pagani.


Che ne pensi?

mercoledì 3 dicembre 2008

Berlusconi dice


LA TUA VITA È UNA BUGIA?


Berlusconi dice: State calmi. Tutto andrà bene! Veltroni dice: Attenzione, siamo alla catastrofe! Di Pietro dice: È un criminale! Ci penso io!

L’America dice che ha avvertito India del pericolo terroristico. L’India dice che è colpa del Pakistan. Il Pakistan dice che non c’entra. Bin Laden, stranamente, tace.

In altre parole, una settimana normale.

Hai mai pensato quanto il tuo modo di valutare le notizie quotidiane è cambiato da cinque anni a questa parte? Ora non passa giorno senza leggere di qualche bomba umana che è esplosa in Afganistan, Irak, Israele, Palestina, Indonesia: sette morti, quindici morti, tre adulti e due bambini, un camioncino di soldati. Insomma, non finisce mai.

Macchine in fiamme, hall di alberghi lussuosi devastati, mercati distrutti con corpi umani fra le bancarelle.

Non c’è dubbio: ci siamo abituati. Ormai non ci turba più di tanto.

La mente umana è capace di incredibili condizionamenti che fanno sembrare normale ciò che normale non è. Ma la coscienza lo è ancora di più.

20 anni fa, non esisteva il “Gay pride day”. Non esistevano fiction televisive in cui una coppia gay faceva parte dei personaggi.
15 anni fa, donne attrici e cantanti non decidevano che era giunto il momento per provare la maternità e cercavano un donatore di sperma.
30 anni fa il medico non raccomandava l’aborto se si temeva che il nascituro potesse portare il cromosoma della sindrome di Down.

E la tua coscienza, come è stata condizionata negli ultimi cinque anni? Che cosa ti sembra normale oggi che avresti condannato ieri? In questo campo, purtroppo, i credenti non sono molto diversi dai non credenti. Quante persone divorziate ci sono fra i tuoi conoscenti oggi e quante ce n’erano cinque anni fa? E quanti tuoi conoscenti, parenti, fratelli in fede sei pronto a giustificare per il loro divorzio?

Ultima domanda: cosa permetti nella tua vita, nel tuo comportamento, che non avresti permesso cinque anni fa? E la tua coscienza è tranquilla? Non dovresti ascoltarla?

Pensaci. Ma, poi, agisci! Non ti lasciare condizionare per accettare o praticare il male che non avresti approvato cinque anni fa e che non devi accettare neanche oggi.
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QUIZ: Mandami la tua opinione riguardo a questa frase: Vi è poca relazione fra ciò che una persona conosce della Bibbia e professa di credere e quello che è o che fa. Ne pubblicherò alcune.