martedì 19 febbraio 2013

Gli anni continuano a passare


86 sono tanti, eppure… 

Gli anni passano, si dice. Ma, hai mai visto un anno di passaggio? Io no.

Quando i nostri ragazzi erano a casa, la loro festa consisteva nella possibilità di ordinare il pranzo che preferivano per il giorno del loro compleanno. Dal primo al dolce. Ci tenevano tanto ma, a dire il vero, erano molto abitudinari. Mai un minimo cambiamento da un anno al prossimo.

I tre ragazzi e la loro sorella crescevano in età e statura, ma non cambiavano i loro gusti. Chissà perché?

Come l’Anno Nuovo, che comincia, volente o nolente, il 1 gennaio, ogni compleanno capita sempre, anno dopo anno, nella stessa data. Oggi è l’86.mo che mi tocca e qualche differenza fra il sesto, il trentaseiesimo e quello di oggi c’è.

Al sesto compleanno abitavo ancora con i miei genitori credenti in un villaggio nello stato americano del Michigan. A Febbraio c’era sempre un bel po’ di neve e uscire con lo slittino, bagnarmi fino alla pelle e tornare in casa intirizzito e mezzo stecchito erano le mie gioie più grandi. A sei anni avevo già capito dall’insegnamento dei miei genitori che Dio mi amava e che Gesù era morto per me sulla croce. Non lo capivo del tutto (e neanche adesso), ma mi dava una bella sensazione di calore l’idea che, piccolo com’ero, il grande Dio mi amava.

Al mio trentaseiesimo compleanno, ero sposato da sei anni con Maria Teresa, ero padre di quattro bambini, e abitavo a Roma. Eravamo coinvolti nella vita spirituale di una piccola comunità di credenti, che si incontravano nella Sala evangelica di via Prenestina. Maria Teresa ed io insegnavamo la Bibbia nella Scuola domenicale, con i nostri figli e gli altri ragazzi dei credenti. Eravamo pieni di idee, di entusiasmo e di forza e sembrava che non ci saremmo potuti fermare mai.

Oggi, per il mio ottantaseiesimo compleanno, avremo intorno a noi tutti e quattro i nostri figli, tornati da diversi parti del mondo, mentre i loro 12 figli sono tutti sparsi, in diversi gradi di studio, dalla scuola elementare all’università e corsi di specializzazione.

Quale gioia e quale esperienza guardare indietro con un po’ di incredulità e renderci conto, solo in parte, delle tante benedizioni di cui il Signore ci ha riempiti, della sua grazia, pazienza, amore, correzione e gioia che ha riversato in proporzioni appropriate, sempre al momento giusto, nella nostra vita.

Come dice spesso Maria Teresa: “Vogliamo provare altri 57 anni di matrimonio e di servizio per il Signore?”. Ma, siamo un po’ rallentati nei nostri movimenti, e non vediamo nel nostro futuro altri 57 anni di vita sulla terra. Ma accetteremo con gioia ogni singolo giorno che Dio ci darà.

.

Nessun commento:

Posta un commento